La Commissione Europea ha richiesto una serie di interventi di razionamento del gas a tutti gli Stati membri. Ecco cosa cambia per gli italiani.
Le ultime settimane sono state solo l’apogeo di un 2022 iniziato male e continuato peggio. L’estate del 2022 verrà ricordata come una delle più difficili da tutte le famiglie italiane, che si trovano adesso a dover stringere anche sulla spesa alimentare.
Sono diminuite le uscite fuori, così come le vacanze hanno subito una netta diminuzione sia nel numero che nella qualità. Si cerca di risparmiare sul servizio di baby-sitting facendo affidamento sui nonni o cercando qualche amico disponibile.
Razionamento gas, come cambierà l’Italia
L’ultima, in ordine di tempo, emergenza siccità non ha fatto che dare il colpo di grazia ad un’economia oramai allo sbaraglio. L’emergenza idrica scatenata dalla mancanza di pioggia ha messo in ginocchio settori come l’agricoltura e l’allevamento in una maniera impressionante.
Di conseguenza moltissimi prodotti sono diventati introvabili o hanno subito un aumento del prezzo smisurato. L’inflazione che galoppa è il frutto del conflitto in Ucraina che oramai da mesi ha messo in scacco il mondo intero e che, di conseguenza, ha diminuito sensibilmente la potenza d’acquisto degli italiani che adesso si trovano a razionalizzare anche sulla spesa alimentare. Le spese cosiddette “extra” sono state ridotte al minimo se non del tutto eliminate e Federalberghi sottolinea come ci sia stata una diminuzione importante sui giorni di vacanza degli italiani in quest’ultima estate.
In questo enorme quadro nel quale è dipinta la più grande crisi degli ultimi decenni si contorna il problema del gas. Le sanzioni inflitte alla Russia da parte degli Stati Uniti e dell’Unione Europea non poteva che portare a delle misure contenitive da parte del Cremlino. La Russia è la più grande esportatrice di gas naturale e la stessa Italia ne è dipendente al 40% ma il ministro per la transizione ecologica Roberto Cingolani ha deciso che dovranno essere adottate misure “draconiane” per reprimere la domanda. Il piano di risparmio di emergenza pensato dall’ormai ex governo Draghi era pensato per includere la limitazione del riscaldamento a 19°C in inverno e il raffreddamento a 27°C in estate, la riduzione dell’illuminazione stradale di notte e la chiusura anticipata dei negozi.
Gas, il Piano dell’Unione europea
Martedì scorso, 9 agosto 2022, è stato approvato il Piano dell’Unione europea in cui vengono espresse delle raccomandazioni che le istituzioni europee, e in particolare all’esecutivo presieduto da Ursula von der Leyen, dovranno impartire agli Stati membri nel caso vi fosse un ulteriore inasprimento della riduzione del gas.
Secondo il ministro Cingolani, però, basterà la riduzione del riscaldamento di 1°C negli edifici per far risparmiare fino a 2 miliardi di metri cubi di gas all’anno e che, in caso le forniture di gas dovessero interrompersi del tutto, l’Italia ha già stipulato nuovi accordi sul gas con altre nazioni.
In altri Stati dell’Unione Europea, come la Spagna e la Francia, sono stati introdotti piani di “sobrietà energetica” che consistono nell’imposizione alle imprese private di limitare l’aria condizionata a 27 gradi in estate e il riscaldamento a 19 gradi questo inverno o vietare ai locali di lasciare le porte aperte, mentre l’aria condizionata e il riscaldamento non subiranno restrizioni di sorta.