Il “programma di risparmio” messo in atto dalla Commissione Europea non sembra funzionare visti i continui aumenti dei prezzi.
I prezzi del gas e dell’energia elettrica stanno preoccupando tutta l ‘Europa, che a breve non saprà più come calmierare la situazione per portarla a livelli quantomeno gestibili.
Stiamo arrivando a toccare le cifre massime storiche raggiunte qualche mese fa, nel marzo 2022, quando il conflitto in Ucraina aveva spaventato così tanto le borse da portare i prezzi del gas ad un livello mai pensato.
Nel marzo di quest’anno, quando Russia e Ucraina sono entrati formalmente in conflitto, i prezzi del gas in Europa hanno raggiunto cifre astronomiche. Basti pensare che in quel periodo alla funzione di trasferimento del titolo (TTF), cioè il prezzo di mercato del gas, si attestava sui 300 euro per megawattora. Oggi stiamo tornando a quelle cifre se qualcosa non cambierà in fretta, con le futures sul gas naturale scambiate per 200 euro per megawattora. Come se non bastasse, l’insufficiente fornitura di gas scatena di conseguenza altre crisi interne al mercato globale e in special modo quello europeo.
Anche la siccità che sta attraversando tutta l’Europa in questo periodo ha causato non pochi problemi. Oltre ai prevedibili danni all’economia e all’allevamento, la siccità potrebbe rischiare di impedire le spedizioni di carbone e petrolio lungo il fiume Reno, così indispensabili in questo momento.
Il gasdotto Nord Stream, inoltre, ha subito delle problematiche relative alle turbine interne e adesso riesce a fornire solo 33 milioni di metri cubi al giorno. Questa cifra si traduce in solo il 20% della capacità abituale del gasdotto, portando ad un aumento considerevole del prezzo. L’Unione Europea ha preso la situazione in mano facendo siglare un accordo di riduzione del 15% del consumo del gas nei prossimi mesi a tutti gli Stati membri, ma non sembra funzionare molto bene.
Stessa situazione per quanto riguarda l’energia elettrica, con la Germania che ha raggiunto il massimo storico del costo dell’energia in un solo anno. Bisognerà trovare una soluzione al più presto o le bollette di settembre, ottobre e novembre non potranno essere pagate da milioni di persone, viste anche le ulteriori crisi contingenti che il conflitto sembra portare con sè.
Marco Piuri, direttore generale di FNM S.p.a., racconta di aver scelto di lasciare l’incarico in…
Gli integratori alimentari Solisa sono integratori naturali che provengono dalle montagne del Massiccio del Pollino,…
L’Inghilterra è la patria della lingua inglese, la più utilizzata nel mondo del lavoro e…
I Buoni Fruttiferi Postali sono garantiti dallo Stato italiano ma il pericolo di perdere soldi…
I consumatori sono in pericolo, Conad annuncia un richiamo per salmonella. Non bisogna consumare il…
Nei prossimi mesi verranno erogati nuovi incentivi auto, per tutelare le aziende e favorire l'incremento…