Pensioni, l’assegno può essere sospeso se non invii questo documento

L’Inps ha deciso di fare maggiore chiarezza per quanto riguarda la comunicazione del reddito da parte del pensionato. 

pensioni inps
foto adobe

E’ fondamentale l’invio di un documento, in alternativa l’istituto provvederà a bloccare l’accredito sul conto corrente. L’obbiettivo dell’ente della previdenza sociale è quello di fare chiarezza sui requisiti della pensione e sul reddito totale dichiarato.

I modelli da presentare all’Inps

Per fare maggiore chiarezza sul reddito del pensionato, l’Inps ha imposto l’invio del modello RED oppure la dichiarazione INV CIV. Il pensionato è tenuto a comunicare i documenti nel minor tempo possibile. Prima che gli venga sospeso l’accredito della pensione. Questa dichiarazione è molto importante, serve per dichiarare i redditi del pensionato e laddove richiesto anche gli eventuali redditi del coniuge e dei componenti del nucleo familiare. Serve quindi per verificare il reddito complessivo dichiarato dal pensionato e da chi eventualmente vive con lui.

Entro quanto bisogna inviare questa documentazione

Per evitare di incappare in sanzioni e avere la sospensione della pensione è fondamentale far pervenire questo documento entro il 28 febbraio 2023. Inoltre, è importante ricordare che il documento deve essere presentato ogni anno. Poichè il reddito del pensionato potrebbe aver subito delle variazioni rispetto alla dichiarazione acquisita in precedenza.

Come presentare questo importante documento

Ci sono diversi modi per comunicare il modello Red all’Inps. Ci si può rivolgere agli enti autorizzati come CAF e patronati. Oppure si può inviare il modello in autonomia, accedendo all’area riservata My Inps con le proprie credenziali. Infine, si può contattare il servizio di contact center al numero 803164 da rete fissa e 06164164 da rete mobile.

Per quanto tempo può essere sospesa la pensione

In mancanza della citata documentazione, l’Inps potrà decidere di sospendere l’erogazione della pensione. La sospensione potrà avvenire per un massino di 60 giorni. Che, visti gli importi delle pensioni, può essere sicuramente un problema. In questo periodo, il pensionato avrà la possibilità di chiarire la sua situazione reddituale con l’ente. L’Inps, nel frattempo, avrà inviato delle lettere di sollecito all’indirizzo del pensionato. Laddove, anche dopo questi numerosi solleciti, il pensionato non ha ancora fatto pervenire la documentazione richiesta, la pensione potrebbe essergli revocata in via definitiva. Quindi, è molto importante fare attenzione all’invio di questo documento.

Gestione cookie