Scopriamo in quali casi si ha diritto al rimborso per il treno in ritardo. Cosa bisogna fare per ottenerlo una volta accertata la possibilità di poterne beneficiare
Una situazione purtroppo piuttosto frequente che crea notevoli disagi ai passeggeri. Fortunatamente in molti casi è possibile far valere i propri diritti.
Essere alle prese con i disagi derivanti dai ritardi dei treni è ormai una prassi per gli italiani, che purtroppo alle volte per via di queste situazioni vedono compromesse le loro giornate. In questa fase ci si sono messi anche gli scioperi degli aerei, ma quella è un’altra storia a cui si spera di poter mettere fine a breve.
La questione dei treni per certi versi è vecchia come il mondo e per forza di cosa è necessario sapere “come difendersi”. Infatti in alcuni casi è previsto un lecito rimborso. Vediamo quando accade ciò e cosa bisogna fare per poterlo ottenere.
Treno in ritardo: tutti i casi in cui si ha diritto al rimborso
In base a quanto pubblicato da Trenitalia sull’indennità per il ritardo è possibile affermare che si ha diritto a un rimborso quando il ritardo è compreso tra i 30 minuti e i 59 minuti ed è pari al 25% del prezzo del biglietto. Questo per quanto concerne le Frecce, ovvero i treni ad alta velocità.
Se il ritardo è superiore a 59 minuti fino a 119 minuti il rimborso è pari al 25% del biglietto. Qualora si sforino i 120 minuti, l’indennizzo da corrispondere al cliente è del 50%. Il credito però può essere utilizzato entro 12 mesi per l’acquisto di un nuovo biglietto e non è cumulabile con altri rimborsi o indennità previste da Trenitalia.
Per i minutaggi al di sotto di quelli sopracitati, non sono previsti risarcimenti. Non si tratta però dell’unico caso in cui non vengono effettuati. Anche per i ritardi dei treni regionali per abbonamenti con estensioni regionali non si ha diritto a nulla.
Stesso dicasi se il prezzo del biglietto è inferiore a 4 euro o se il ritardo è stato comunicato prima dell’acquisto del titolo di viaggio. Al passo coi tempi ciò può avvenire tramite social o sul sito della compagnia di trasporto. Naturalmente anche nella stazione stessa.