Gli ultimi dati sul mercato immobiliare sembrano testimoniare in modo inequivocabile come la recessione economica sia già iniziata.
Negli Stati Uniti la recessione è ormai alle porte. L’ultimo allarme arriva dai dati pubblicati recentemente sul mercato immobiliare Usa.
Gli ordini per i nuovi cantieri sono infatti crollati di circa il 9 per cento rispetto al mese scorso, e si tratta anche del dato più basso registrato dal febbraio del 2021 quando la crisi scatenata dalla pandemia con i suoi conseguenti lockdown, affliggeva in modo molto serio l’economia americana.
Pesano naturalmente i rincari energetici che hanno fatto schizzare verso l’alto i prezzi dell’intero comparto. E oltretutto, non sono le uniche notizie economiche negative per gli Usa arrivate in questa settimana. Ad esempio un nuovo report redatto dal Census Bureau, e ripreso dal quotidiano Wolfstreet, spiega come per quanto riguarda le case unifamiliare, le vendite sono crollate di netto, in modo molto preoccupante.
Una prima reazione arrivata dal settore ha riguardato i costruttori che hanno deciso di abbassare i prezzi delle case, già nel giugno scorso, per cercare di tamponare il fatturato in calo. Si tratta però di un palliativo e a queste condizioni, è lecito anche aspettarsi una vera e propria bolla all’interno del mercato immobiliare. Una possibilità che mette in apprensione il mondo intero. Nonostante la sempre più convinta ascesa della Cina e della Russia sul piano delle superpotenze, in un’economia così ramificato e connessa come la nostra, la recessione negli Usa avrà come diretta conseguenza quella del vecchio continente.
E in fondo, è quanto abbiamo già visto accadere nel 2008 con la crisi dei mutui subprime che ha dato inizio ad una profondissima crisi che in pochi anni ha finito con il devastare anche il nostro paese.
E sulla crisi che sta per arrivare ha dedicato un approfondimento di recente il quotidiano economico italiano Milano Finanza, spiegando come stiamo per assistere ad esempio a un crollo di credibilità da parte delle Banche Centrali. Il giornale non ha il minimo dubbio che questa recensione sia ormai iniziata, e sostiene come mentre governi e banche centrale faranno di tutto per nascondere le difficoltà economiche alla popolazione, l’opinione pubblica diverrà gradualmente fuori onda contro la politica. I prezzi non smetteranno di aumentare e il potere di acquisto si ridurrà in tempi molto brevi per le famiglie.
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