Uno studio redatto in Inghilterra ha rilevato come il vecchio continente potrebbe ben presto trovarsi a fronteggiare un’altra emergenza.
La siccità che sta attraversando tutto il vecchio continente quest’estate, ha già creato tantissimi disagi alle persone e all’economia europea. Il rischio adesso però, a quanto sostengono alcuni esperti, è che questo diventi il preludio a un nuovo fenomeno di inondazioni che potrebbe ben presto affliggere l’Ue.
Di recente è stato infatti pubblicato un importante esperimento condotto dall’Università di Reading in Inghilterra, in cui è stato dimostrato in modo inequivocabile come in un terreno arido, il verificarsi di inondazioni sia molto più facile. Ciò che sostengono dunque gli scienziati inglesi, è che dopo un lungo periodo di siccità, l’arrivo improvviso delle piogge può causare danni ingenti e imprevisti.
D’altronde si tratta di una ricerca che arriva da una delle nazioni più colpite da questo temendo fenomeno. In Inghilterra infatti la scarsità di piogge ha messo a dura prova l’economia e la popolazione, al punto che in molti negli ultimi mesi stanno paragonando amaramente la nazione al deserto del Sahara.
La situazione in realtà è cambiata e negli ultimi giorni nel regno Unito è arrivata un’allerta su nuovi temporali in arrivo, che potrebbe proprio portare con sé questo rischio inondazione di cui parlano gli scienziati. Di sicuro ci troviamo di fronte a un problema climatico molto grave, le cui conseguenze si stanno rivelando di giorno in giorno sempre più drammatiche.
Per questo in molte nazioni, è iniziata una vera e propria protesta politica contro gli sprechi d’acqua. È accaduto ad esempio in Francia, nella città di Limoges, dove un gruppo di attivisti ha deciso di manifestare il proprio dissenso contro l’esenzione ottenuta da alcune società sportive, libere secondo gli attivisti, di sprecare acqua come se non ci fosse un domani.
Una delle proteste più eclatanti è stata portata avanti dal gruppo, attivo anche in Italia, di Extinction Rebellion, che a Tolosa ha condotto la sua protesta all’interno di un campo da golf, lasciando un cartello sopra le buche con scritto: “Questa buca beve 277.000 litri di acqua al giorno. Bevi così tanto? #StopGolf”. Una piccola rivolta dunque contro quelle strutture a cui è permesso consumare acqua in modo indiscriminato in un momento invece in cui dovrebbe essere conservata con la giusta cautela sul futuro.
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