Arrivano le prime informazioni sull’incendio che in questi giorni sta devastando Pantelleria, costringe molti abitanti a lasciare le loro case.
Da quanto si apprende dalla prime fonti sul territorio, sembra che l’incendio che è scoppiato nella giornata di ieri a Pantelleria sia finalmente sotto controllo.
La conferma è arrivata direttamente dal Dipartimento regionale della protezione Civile che si trova al momento ad agire nella zona di Trapani per cercare di limitare i danni.
Incendio a Pantelleria, la Procura di Marsala apre un’inchiesta
Per quanto invece riguarda le cause che hanno scatenato questo rogo, è notizia di oggi che la Procura di Marsala ha deciso di aprire un’inchiesta per indagare sull’eventualità dolosità di questo evento. Sembra inoltre, ma non ci sono ancora conferme ufficiali, che gli inquirenti siano anche riusciti a identificare i possibili punti di innesco, di quello che dunque potrebbe essere stato un vero e proprio atto criminoso.
L’incendio a Pantelleria oltretutto è arrivato ben presto a colpire anche le abitazioni private, per quanto i danni più consistenti al momento si sono registrati nella macchia mediterranea. I canadair “sguinzagliati” dalla protezione Civile continuano ancora adesso il loro lavoro, anche se già nella mattinata di oggi era previsto il passaggio alla fase di bonifica.
Il governatore siciliano segue con attenzione gli avvenimenti
Le operazioni sono state seguite con una certa attenzione dal presidente della regione Sicilia Nello Musumeci, che sta venendo aggiornato periodicamente dal direttore generale della Protezione Civile Salvo Cocina.
Su questo terribile incendio si è espresso anche il sindaco di Pantelleria Vincenzo Campo, che ha dichiarato ai microfoni dei giornalisti: “L’azione dei canadair consentirà di fermare gli ultimi roghi. Grazie a tutti gli operatori e volontari che hanno permesso di limitare i danni il più possibile. Ringrazio di cuore tutti gli operatori impegnati a spegnere questi disonorati incendi. Vigili del fuoco, forestali e discontinui, protezione civile, forze dell’ordine, volontari, gente comune, tutti impegnati, anche a rischio della propria vita, per difendere questo territorio. A te vigliacco o a voi vigliacchi dico solo che di essere umano o anche animale non avete nulla, siete solo essere viventi che calpestate ingiustamente questa terra”.
Il primo cittadino ha poi voluto anche inviare un appello alla popolazione, chiedendo a chiunque abbia qualche informazione in merito alla natura di questo incendio di farsi avanti.
Incendio Pantelleria, secondo Cocina ci troviamo di fronte a un rogo di natura dolosa
Molte persone, quando l’incendio ha iniziato ad avvicinarsi pericolosamente alle abitazioni private, sono riuscite a trovare rifugio nelle loro imbarcazioni di proprietà, fatto abbastanza comune averne una, per chi vive in quelle zone di mare del trapanese.
Ma che la pista della natura dolosa del rogo sia al momento la più credibile, lo ha confermato anche Cocina: “È un tipico scenario da incendio doloso, mi dicono che è stato appiccato in più punti contemporaneamente, e nel tardo pomeriggio, quando con l’avvicinarsi del buio i canadair non possono operare. Siamo nella zona nord occidentale dell’isola, e il vento di scirocco per ore spinge le fiamme verso il mare. Il Parco non corre pericoli. Qualche tettoia o portone in legno si è incendiato, ma le case in muratura non hanno nulla da temere. Intanto sono partiti sul traghetto della Siremar, ritardato dalle 23 a mezzanotte, mezzi e unità dei vigili del fuoco, della forestale, volontari, che si aggiungono alle risorse che già operano sul posto”.