Scattano multe fino a 7 mila euro se il Fisco dovesse rilevare delle inadempienze da parte dei contribuenti. Le regole sono ben definite e non rispettarle significherebbe sanzioni.
Un errore e si perderebbero 7 mila euro, il Fisco non perdona chi non segue le direttive ed è pronto a erogare sanzioni.
Dal 1° luglio 2022 è scattato l’obbligo per le Partite IVA e chi rientra nel regime forfettario di fatturazione elettronica. Già dal 1° gennaio 2019 sussiste l’obbligo di emissione di fatture elettroniche per cessioni di beni e servizi tra soggetti residenti in Italia ma ora la platea si è allargata. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha imposto, infatti, nuovi obiettivi volti a fronteggiare l’evasione fiscale. Di conseguenza, l’estensione dell’obbligo di fatturazione elettronica per chi si trova nel Regime dei Forfettari e per i titolari di Partita IVA con redditi fino a 65 mila euro. Sono esenti fino al 2024 solamente i soggetti passivi ovvero coloro che restano nei 25 mila euro. Adeguarsi alla direttiva è un obbligo, dunque, per chi ha adottato il regime di vantaggio o il regime forfettario così come per le associazioni sportive dilettantistiche. Ma c’è anche un altro obbligo da conoscere perché non rispettarlo significa rischiare pesanti batoste.
Il Fisco tiene il mirino ben puntato su tutti i contribuenti e, negli ultimi mesi, pone particolare attenzione alla fatturazione elettronica. Nello specifico, controlla che le fatture siano conservate nel formato indicato dall’Agenzia delle Entrate. Se così non fosse scatterebbero sanzioni di importo compreso tra 1.032,91 euro e 7.746,85 euro. In più, la documentazione non conservata a norma non potrebbe essere utilizzata in caso di contenzioso con il Fisco.
Per evitare di commettere errori occorre utilizzare il servizio messo a disposizione dall’ente di riscossione per le Partite IVA. Si tratta di una sorta di raccoglitore online in cui conservare ogni singola fattura.
I lavoratori che hanno l’obbligo di fatturazione elettronica possono usare il servizio del Fisco per evitare di pagare multe fino a 7 mila euro. Basterà accedere al portale dell’Agenzia delle Entrate ed entrare nella sezione “Fatture e corrispettivi”. Si tratta di un’area del portale rivolta a professionisti e imprese in cui generare fatture elettroniche, trasmetterle e conservarle e approfittare di numerosi altri servizi.
All’interno della sezione (per accedere è necessario entrare nell’Area Personale tramite credenziali digitali) si trova la procedura da seguire per utilizzare il servizio salva-soldi. Sarà compito del contribuente attivarlo dato che non è automatico per regolarizzare la posizione con il Fisco ed evitare brutte sorprese.
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