Spesso si confondono i termini ‘prestito’ e ‘finanziamento a fondo perduto’ ma in realtà sono due cose ben diverse. Ecco perché.
La prima delle differenze sostanziali tra prestito e finanziamento a fondo perduto è che nel primo caso i soldi andranno restituiti mentre nel secondo caso non è prevista alcuna restituzione del capitale.
Di conseguenza anche le modalità di ottenimento di questi due modi di ricevere denaro sono molto differenti tra di lor e devono rispondere entrambe a determinati requisiti per potervi accedere.
I finanziamenti a fondo perduto si distinguono dai prestiti dal fatto che la somma in denaro percepita non dovrà essere restituita, così come non esisteranno cose come gli interessi e la garanzia da presentare.
Solitamente il denaro che viene elargito per i finanziamenti a fondo perduto non proviene da Istituti bancari privati ma spesso sono proprio gli Enti Pubblici, come Regione, Comuni o lo Stato stesso, che dopo aver dato il via ad un bando nel quale vengono richiesti determinati requisiti, i richiedenti potranno beneficiare di quella somma.
Solitamente i finanziamenti a fondo perduto vengono elargiti per spingere l’attività imprenditoriale del territorio a crescere, soprattutto per tutte quelle persone che versando in una situazione economica svantaggiata hanno meno possibilità di iniziare un’attività commerciale e non.
Per questo motivo sono proprio i disoccupati, giovani ragazzi o donne con la voglia di iniziare un’attività imprenditoriale coloro i quali richiedono più spesso questo tipo di incentivi, in modo da avere un punto di partenza per iniziare a creare qualcosa senza possedere già una grande liquidità.
A seguito dell’emanazione di un bando di questo tipo, i richiedenti potranno presentare la loro formale domanda e inviare tutta la documentazione necessaria all’ottenimento del finanziamento. Ogni bando prevede i suoi propri requisiti ed è per questo motivo che è impossibile elencare i documenti richiesti da ogni specifico bando.
Dall’altra parte della barricata esistono, invece, i prestiti. Quest’ultimi si differenziano dai finanziamenti a fondo perduto per il fatto che in questo caso la somma di denaro percepita andrà restituita, con la probabile presenza di interessi e la presentazione di una garanzia.
I prestiti vengono solitamente richiesti dai cittadini per motivi personali o dettati dalle necessità del momento. Per questo motivo i principali erogatori di prestiti sono gli istituti bancari privati, che si occupano appunto di “prestare” queste somme di denaro aspettandosi indietro una restituzione totale della somma, più gli interessi.
I prestiti sono di vario tipo e partono da un minimo di 5.000 euro ad un massimo tecnicamente indefinito e relativo, più che alto, alla possibilità di presentare garanzie adeguate. Il rischio maggiore rispetto ai finanziamenti a fondo perduto è che se la restituzione della somma del prestito non viene onorata entro una certa data si andrà incontro ad una serie di spiacevoli conseguenze. La principale conseguenza di tale avvenimento è la cosiddetta ‘sofferenza bancaria’, cioè quel periodo in cui si entra in una sorta di ‘black list‘ e ci si vedrà negati una serie di possibilità per un periodo limitato di tempo.
La restituzione della somma di denaro percepita dal prestito viene solitamente restituita su base mensile, trimestrale o semestrale, in base agli accordi pattuiti con la banca e alle necessità di chi lo richiede.
Per richiedere un prestito si dovrà presentare regolare domanda presso gli istituti bancari o alle società finanziare e saranno disponibili solo per le categorie di: lavoratori autonomi, pensionati o dipendenti.
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