Pur essendo entrato in vigore da poco, questo sussidio universale si sta rilevando molto utile per le famiglie italiane.
L’assegno unico, entrato a pieno regime agli inizi del 2022 , è una misura economica universale che ha sostituito alcune delle agevolazioni per i figli a carico.
Può essere richiesta da tutti, a prescindere dalla situazione economica e lavorativa. Inoltre, l’assegno unico non concorre alla formazione del reddito familiare. Infine, per il 2023 sono previste alcune interessanti novità per i richiedenti.
Chi può richiedere l’assegno unico
E’ possibile fare richiesta per l’assegno unico, per ogni figlio a carico, dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni di età. L’importo è erogato in base al reddito dichiarato con l’ISEE. Più questo è basso, maggiore è la somma che verrà percepita. La domanda può essere presentata anche in assenza della comunicazione ISEE. L’Inps, in questo caso, erogerà direttamente l’importo minimo. La somma riconosciuta verrà accreditata sull’iban del richiedente o tramite bonifico domiciliare. Questo vale per tutti, tranne che per i percettori del reddito di cittadinanza. Per loro, l’importo verrà accreditato insieme al reddito, senza dover presentare alcuna nuova domanda.
Gli importi erogati per l’assegno unico
Gli importi dell’assegno unico vanno da un minino di 50 euro ad un massimo di 175 euro al mese per ogni figlio a carico minorenne. Per i figli con età compresa tra i 18 e i 21 anni, l’importo va da un minimo di 25 euro fino ad un massimo di 85 euro al mese.
Cosa cambierà nel 2023
Per il prossimo anno sono previste due importanti novità. La prima riguarda l’accredito, che nel 2023 sarà automatico. Infatti, l’Inps provvederà ad accreditare direttamente le somme dell’assegno unico agli aventi diritto di cui già conosce la situazione reddituale. La seconda, invece, è inerente all’importo che verrà erogato. Infatti, nel 2023 è prevista una rivalutazione per far fronte all’inflazione dell’ultimo periodo.
Di quanto sarà l’aumento nel 2023
L’importo verrà aumentato di 15 euro. Il tetto massimo che si potrà richiedere, passerà dagli attuali 175 euro mensili a 190 euro. Un minimo aumento, ma che può essere comunque di aiuto per le famiglie.
Come verificare i pagamenti
I pagamenti possono essere verificati direttamente dal sito dell’Inps, accedendo alla sezione consulta e gestisci le domande che hai presentato. Da qui si potrà aprire la sottosezione riservata ai pagamenti, verificando l’importo che è stato erogato.