In totale il governo nel corso di quest’anno ha erogato circa 52 miliardi per aiutare le famiglie italiane contro il carovita.
Cinquantadue miliardi.
Questa la cifra complessiva che nell’anno corrente il governo ha deciso di destinare alle famiglie italiane, nel tentativo di supportarle contro il continuo rincaro di prezzi, che ormai da tempo ha superato la sua soglia di pericolosità.
Il governo nel 2022 ha approvato 52 miliardi per le famiglie: ecco a cosa sono serviti
Basti solo pensare alle bollette di luce e gas, che rispetto allo scorso anno sono raddoppiate, e che promettono purtroppo di salire ancora a partire dal mese di ottobre. Per questo nel nuovo decreto aiuti bis si è deciso di inserire un nuovo fondo da diciassette miliardi di euro. Da un lato, si può dire che queste misure hanno in parte funzionato: il settore turistico ha ripreso gradualmente a lavorare, fino a registrare un vero e proprio boom di prenotazioni nelle scorse settimane, così come le esportazione, dopo gli anni difficili della pandemia, hanno finalmente ripreso a crescere in modo importante.
Questa però è solo una faccia della medaglia. Dall’altra, si può vedere chiaramente come le misure contro i rincari, si sono invece rivelate largamente insufficienti.
Le misure contro il carovita si sono rivelate inutile, vediamo insieme il motivo
Per fare un esempio si può pensare al taglio sulle accise, che viene prorogato di mese in mese per la difficoltà a trovare le coperture finanziarie, e che fin dall’inizio non ha mai raggiunto i risultati sperati. Il suo scopo era quello di riportare il prezzo della benzina quanto più vicini possibile a un prezzo normale, e dunque tenendo come riferimento lo scorso anno.
E invece si è rivelato un mero palliativo, in quanto il prezzo dell’energia per mesi e mesi consecutivi, anche dopo questo taglio delle accise, ha continuato a salire rendendo nei fatti inutile il tentativo del governo di calmierare il mercato. Non significa che misure come il bonus 200 euro non hanno aiutato nessuno. ma bisogna anche prendere atto del fatto che si tratta di interventi poco significativi se comparati a un caro vita che è cresciuto di otto punti percentuali nell’ultimo anno.