La nuova scoperta fatta da Eni potrebbe aiutare il nostro paese a evitare i tanto temuti razionamenti energetici in inverno. Vediamo nel dettaglio cosa sta succedendo.
Mai come in questo momento storico, la scoperta di un nuovo giacimento di gas, come quella fatta da Eni, potrebbe cambiare le sorti dell’intero Occidente.
Ci troviamo infatti di fronte a una scoperta, che inevitabilmente porta Cipro in una nuova fase della sua storia geopolitica. Da quanto sostengono gli esperti, l’entità di questi giacimento è tale che si può pensare tramite questo, di sostituire le forniture russe.
Una notizia che si capisce bene, finisce con il ridisegnare le sorti di questo scontro geopolitico tra il Cremlino e l’Occidente, iniziato con la decisione di Putin a fine febbraio da dare inizio all’invasione dell’Ucraina. Senza dimenticare alcune sfumature geopolitiche non indifferenti: questa, per il blocco europeo, è una buona notizia anche per il fatto che non si dovrà negoziare con la Turchia come fosse l’unica alternativa possibile. Si toglie insomma a Erdogan un potere ricattatorio non indifferente.
Resta il fatto che la scoperta di Eni ha galvanizzato Cipro che adesso si prepara ad incassare un successo geopolitico che porterà soldi e una rinomata influenza sul piano internazionale di una nazione che fino ad adesso, aveva contato poco tra i grandi leader europei.
E questa naturalmente è una buona notizia anche per il nostro paese. Ormai da mesi sentiamo parlare dei possibili razionamenti che dovremo fronteggiare in inverno a causa dello scontro aperto con Putin tra sanzioni economiche e forniture di gas mancate. È di questi giorni ad esempio, la lettera con cui Gazprom ha informato le nazioni europei che le forniture di gas verranno interrotte nei giorni che vanno dal 29 Agosto del 2022 al 2 Settembre.
Una scelta che secondo gli analisti non è affatto dovuto ai lavori di manutenzione ordinaria indicata come giustificazione, quanto piuttosto al tentativo di mettere ancora più in difficoltà l’Occidente.
Bene, adesso, dopo la scoperta di questo giacimento da parte di Eni, il potere ricattatorio della Russia nei nostri confronti potrebbe essere finito. Eni ha scoperto questo giacimento in collaborazione con Total Energies. Kevin MacLachlan, il suo vicepresidente, ha dichiarato: “Questa esplorazione è un’altra dimostrazione dell’impatto della nostra strategia di esplorazione che si concentra sulla scoperta di risorse a bassi costi tecnici e basse emissioni di carbonio per contribuire alla sicurezza energetica, inclusa la fornitura di ulteriori fonti di approvvigionamento di gas naturale all’Europa”.
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