L’inflazione non smette di crescere e i rincari degli ultimi mesi si stanno facendo insostenibili per milioni di italiani.
La situazione economica per il nostro paese diventa più complicata ogni giorno che passa. I rincari energetici e alimentari degli ultimi mesi stanno portando allo stremo milioni di italiani, che in meno di un anno hanno visto letteralmente triplicare il prezzo delle loro bollette.
Come se non bastasse, la spirale inflattiva avanza in tutto il mondo senza che le banche centrali prendano interventi realmente risolutivi in merito.
E così i prezzi continuano a scendere trascinando velocemente la nostra nazione in una crisi economica con pochi precedenti nella storia. Basti solo pensare agli incrementi che stiamo vedendo sui generi alimentari: mai “il carrello della spesa” era costato così tanto. O meglio, era dal 1984 che non si registrano variazioni così consistenti. Rispetto allo scorso anno infatti, l’aumento è di nove punti percentuali.
Naturalmente, si tratta di una situazione che si presenta in modo diverso da regione a regione. La regione dove al momento gli aumenti sono più marcati è il Trentino Alto Adige, mentre la città dove il costo della vita ha discostato di meno dagli anni precedenti è Campobasso in Molise. Si capisce bene come questi siano mesi complicati, e di grande lavoro, per le associazioni a tutela dei consumatori, che provano ogni giorno a fornire agli italiani delle informazioni in grado di aiutarli in questo difficile momento.
Uno dei prodotti che sta più risentendo della spirale inflattiva sono i biglietti per i voli aerei. I biglietti infatti non smettono di salire, al punto che già alcune settimane fa l’amministratore delegato di RyanAir spiegava che probabilmente eravamo alla fine dell’era dei biglietti low cost.
Basti solo pensare che rispetto allo scorso anno, i voli europei hanno subito un incremento del 168,4 per cento. Ci sono poi i rincari energetici, che stanno colpendo al cuore il tessuto produttivo del paese: tantissime imprese non riescono ad avere margini di guadagno sulla loro produzione a causa di bollette che in alcuni casi si sono addirittura decuplicate.
Una stangata senza precedenti che naturalmente coinvolge non solo le aziende, ma le famiglie italiane.
Sul tema si è espresso di recente Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale dei consumatori: “Per una famiglia quest’anno, significa una stangata media pari a 690 euro per il libero e 362 euro per il tutelato. Non c’è ancora abbastanza concorrenza nel settore dell’energia e come non si possa eliminare il mercato tutelato e il ruolo di acquirente unico”.
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