Per aiutare le famiglie a pagare affitti sempre maggiori è stato confermato il bonus affitto anche per quest’anno.
Il costo degli affitti è diventato sempre più oneroso per le famiglie italiane.
Che, anche a seguito della difficile situazione economica, sono in grande difficoltà con il pagamento di affitti mensili così alti. A tal proposito, è possibile richiedere il bonus affitto. Infatti, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha stabilito i requisiti per richiederlo anche per quest’anno. Il decreto, che è stato pubblicato l’11 agosto 2022 in Gazzetta Ufficiale, ha reso noto le modalità per presentare la richiesta. Per l’erogazione del bonus, sono state stanziate risorse per un totale di 330 milioni di euro.
Come anticipato, questo bonus è stato ideato per aiutare le persone che sono in difficoltà con il pagamento dell’affitto mensile. Esistono però alcuni requisiti, necessari per poterlo richiedere. Prima di tutto, la domanda potrà essere presentata dalle famiglie il cui reddito ISEE è inferiore a 35 mila euro. Inoltre, dovranno dimostrare di aver avuto una riduzione del reddito almeno del 25% rispetto al 2021. Per farlo basterà mettere a confronto i redditi dichiarati nei due anni. Inoltre, il bonus affitto non è cumulabile con il reddito di cittadinanza. Questo vuol dire che i percettori del reddito, non potranno fare richiesta anche per il bonus affitto.
Spetterà ai singoli Comuni stabilire l’importo massimo che potrà essere concesso per ogni nucleo familiare. Sempre compito degli uffici comunali sarà quello di comunicare all’Inps l’elenco dei beneficiari del bonus affitto, in modo tale che l’ente potrà eseguire le verifiche del caso. La domanda per il bonus dovrà essere inoltrata entro il 31 dicembre del 2022.
Esiste un fondo nazionale per i morosi incolpevoli, ossia coloro che non riescono a pagare l’affitto a fine mese indipendentemente dalla loro volontà. Anche loro potranno richiedere il bonus affitto, per un importo totale di 8 mila euro per nucleo familiare. Per richiederlo, oltre ai requisiti già menzionati, è necessario che l’inquilino moroso rienti in una di queste casistiche. La prima è la rinuncia allo sfratto da parte del proprietario, che verrà saldato delle mensilità arretrate. La seconda è la proroga dello sfratto, nel caso in cui il proprietario di casa abbia già iniziato la procedura. Anche in questa ipotesi, riceverà le somme arretrate dal momento della proroga. Infine, l’ultima ipotesi è quella della stipula di un nuovo contratto di affitto. In questo caso, il proprietario riceverà grazie al bonus i tre mesi che solitamente vengono richiesti come caparra.
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