Le bollette hanno raggiunti i massimi storici e adesso si richiede l’intervento del Governo con una petizione per modificare la tariffa.
Il consuntivo della centrale termica delle ex case popolari di Chiesa Rossa ha mostrato un dato decisamente preoccupante, soprattutto per i milanesi.
Le bollette del teleriscaldamento, metodo scelto da migliaia di milanesi per scaldare casa o il proprio ufficio, hanno subito un aumento senza precedenti. Si è passati dai 10,8 a metro quadro dello scorso a 20 euro a metro quadro di oggi.
Bollette raddoppiate, i milanesi si arrabbiano
Suona davvero come una beffa la scelta di utilizzare il teleriscaldamento all’interno delle proprie abitazioni o uffici di oltre 223mila milanesi. Queste persone hanno visto in questi giorni le bollette della luce e del gas raddoppiare senza alcun apparente motivo. L’ulteriore beffa è che coloro che hanno scelto il teleriscaldamento come metodo alternativo ad oggi non possono usufruire degli sgravi fiscali offerti dal Governo per quanto riguarda gas e luce.
La “scusa” ufficiale è che il conflitto in Ucraina sta creando una crisi senza precedenti per il mondo intero, ma molte persone ricordano che l’aumento improvviso dei prezzi, soprattutto quelli di energia e gas, era iniziato già a dicembre dello scorso anno, ben prima di qualsiasi conflitto.
I ministri Franco, Cingolani e Giorgetti sono stati chiamati in causa dal sindaco di Milano Beppe Sala e dai colleghi di Brescia, Varese e Torino al governo. I tre primi cittadini ha ricordato le misure prese per il gas naturale che contemplavano una riduzione dell’Iva del 5%. A2A Calore e Servizi, fornitore di luce e gas del territorio, aveva bloccato i prezzi ai primi di agosto, calcolando un risparmio di 50 euro sulla bolletta per il teleriscaldamento. Un risparmio non sufficiente a fronteggiare l’improvviso aumento, però, che ha portato ad attuare una petizione che chiede la modifica dell’algoritmo che porta a determinare la tariffa.