Ad agosto il carrello della spesa degli italiani ha registrato un incremento record: numeri che non si vedevano dal lontano 1984.
L’inflazione non si ferma e il prezzo del carrello della spesa non smette di salire nel nostro paese.
Soltanto nel mese di agosto che si è appena concluso, l’aumento dei prezzi è stato di circa nove punti percentuali, un incremento record, che non si registrava dal 1984.
Ma purtroppo non è finita, perché quasi tutte le associazioni a tutela dei consumatori concordano sul fatto che vi saranno ancora delle impennate sui prezzi che metteranno ulteriormente in ginocchio i consumatori italiani. Basti solo pensare che a partire dal mese di ottobre sono previsti dei nuovi rincari sulle utenze di luce e gas, che andranno a sommarsi agli aumenti di questi ultimi mesi.
Pesa oltretutto anche il fattore climatico: la siccità arrivata questa estate insieme alle temperature record registrate, ha infatti rappresentato un ulteriore colpo al cuore per la nostra economia.
E come ha spiegato il presidente della Federdistribuzione Alberto Frausin, in un’intervista concessa ai giornalisti dell’Agi, ci troviamo di fronte a quella che si sta configurando come “La tempesta perfetta. Nel campo alimentare noi, come sistema paese, scontiamo il fatto che non siamo produttori di materie prime salvo troppe poche eccezioni. Questo ci espone a inflazioni che in qualche modo sono anche frutto di speculazioni. L’elemento che evidentemente ha pesato, già prima della guerra in Ucraina, è purtroppo anche il cambiamento climatico. Il grano in Canada, che era il nostro bacino piu’ importante, l’anno scorso ha dimezzato l’impatto produttivo dovuto a un problema di siccità. Quindi ci sono anche degli effetti che per sfortuna in questo periodo si incrociano, tali per cui l’inflazione di alcuni dei prodotti di materie prime è altissimo”.
Frausin ha poi continuato il suo intervento spiegando come l’intero sistema produttivo italiano sia ormai stremato da rincari energetici che in alcuni casi, hanno portato diverse aziende a vedere decuplicata la loro bolletta rispetto allo scorso anno, mettendoli di fatto in una situazione impossibile da sostenere economicamente.
E le stime per il futuro purtroppo non sembrano migliori, in quanto i prezzi potrebbero aumentare ancora il prossimo anno. Significative in tal senso le ultime dichiarazioni rilasciate da Francesco Pugliese, che ricopre il ruolo di amministratore delegato epr la celebre catena di supermercati Conad: “La situazione è molto grave: il 30% del totale dei costi di un punto vendita sono assorbiti dall’energia e rischieremo di vedere molti negozi che chiudono. La nostra struttura industriale e commerciale è caratterizzata da imprese con una bassa patrimonializzazione: saranno le prime che andranno in grave difficoltà”.
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