Gli istituti di credito, oggi sono chiamati ad un’importante azione di controllo sulle operazioni eseguite dai clienti.
La soglia di 2.000 euro come limite per il trasferimento di denaro contante ha portato le banche ad intensificare i controlli sui movimenti effettuati dai clienti.
Infatti, sono aumentate le attività di vigilanza che le banche devono eseguire. Il cliente, è portato a pensare che, essendo conosciuto dall’istituto di credito venga tutelato, anche qualora commetta degli illceciti. In realtà non è così.
Il legislatore introducendo la soglia minima di contante ha inteso contrastare principalmente due reati: il riciclaggio di denaro sporco e l’evasione fiscale. Da qui la necessità, degli istituti bancari di implementare il sistema di controllo interno, come disciplinato dal D. lgs 231/07. La banca e i suoi dipendenti vengono ritenuti responsabili del mancanto controllo. Ecco quindi, che il funzionario allo sportello è chiamato ad informarsi e a tracciare i movimenti fatti da un correntista. Inoltre, si è previsto l’aggiunta di un ufficio interno chiamato a verificare le situazioni ritenute sospette. Sarà suo compito decidere se segnalare quanto accaduto all’autorità competente.
Facciamo un esempio per capire come avvengono questi controlli all’interno del sistema bancario. Tizio trasmette a Caio una somma di 15 mila euro in nero. Per fare in modo che la transazione avvenga senza problemi sia Tizio che Caio decido di dilazionare il pagamento, prelevando e versando in diversi momenti somme inferiori a 2.000 euro. Nonostante questa accortezza, la banca di Caio può rilevare questa operazione come anomala e segnarla in Banca D’Italia. Stessa cosa, può accadere con la banca di Tizio, che si ritroverà a versare somme in contanti seppur in diversi giorni. Entrambi gli istituti di credito, rileveranno le operazioni frazionate, eseguite per arginare il limite all’utilizzo di denaro contante. Da qui partirà la segnalazione in Banca d’Italia.
Banca d’Italia, accortasi del trucco, potrebbe sanzionare i protagonisti della vicenda con multe fino a 50 mila euro. Anche i dipendenti degli istituti di credito sono tenuti al controllo delle operazioni, rischiando una condanna per mancato controllo. Dunque, frazionare il pagamento non ha funzionato. Anzi, molto probabilmente, ha insospettito ancora di più il sistema bancario. Questo è molto importante poichè, la convinzione che le banche eseguano le operazioni dei clienti senza porsi domande, è sbagliata.
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