Una testata giornalistica ha raccolto la segnalazione di un lettore che ha parlato della pratica di shrinkflation su un prodotto molto comune. Vediamo nel dettaglio cosa sta succedendo
C’è una pratica nel marketing, adottata in particolar modo dalle grandi multinazionali del settore alimentare, chiamata shrinkflation.
Si tratta di una strategia che i produttori utilizzano su ciò che vendono, che consiste nel proporre al consumatore un prodotto convincendolo di averlo pagato sempre allo stesso prezzo quando non è così.
Cosa si intende quando si parla di shkrinflation da parte dei grandi produttori
Parliamo infatti di una tattica che consiste, per fare un esempio pratico, nel proporre su uno scaffale del supermercato un prodotto che magari si vende da sempre allo stesso prezzo, diminuendo però in modo sottile le quantità, anche soltanto di dieci grammi. Una pratica che probabilmente a fronte di rincari energetici che stanno mettendo in ginocchio il nostro tessuto produttivo, diventerà forse sempre più comuni nelle grandi catene.
Per questo, tutti coloro che sono interessati a risparmiare devono sempre ricordarsi di guardare con attenzione ciò che acquistano e verificare sempre che non vi siano state alterazioni nel prodotto apparentemente non dichiarate. Su questa pratica commerciale si è pronunciata in tempi recenti anche l’antitrust che per la prima volta ha posto l’attenzione a questo pericolo per i consumatori italiani.
Sono tante ad esempio le segnalazioni che arrivano in proposito al sito GreenMe, uno dei punti di riferimento del web per quanto riguarda ambiente e consumo sostenibili.
Shrinkflation, la segnalazione arrivata alla testata giornalistica GreenMe: questo yogurt …
E sembra dunque che alcune persone sul territorio abbiano iniziato a segnalare una pratica di shkrinflation su un prodotto molto comune, che tantissimi comprano e consumano quasi tutti i giorni. È stato in tal senso menzionato lo yogurt Greco Fage Total 0%: il lettore ha raccontato infatti alla testata che nonostante il prezzo sia rimasto invariato, le confezioni sono passate dal contenere nel vasetto grande 500 grammi a 450 grammi.
Stessa cosa anche per il vasetto più piccolo, che è passato dall’avere una capienza di 170 grammi a 150 grammi. Questa segnalazione non deve sorprendere, perché soltanto chi è abituato a consumare un prodotto con costanza nel quotidiano può accorgersi di questi cambiamenti, specie quando poi non vengono dichiarati in modo esplicito.
Un consiglio per non cadere in questa trappola
È bene comunque avere la consapevolezza che in questi casi, a causa di questa diminuzione di peso che si applica ad alcuni prodotti mantenendo invariato il prezzo, ci si ritrova un prezzo maggiorato senza nemmeno saperlo. Per questo un buon consiglio non può che esser quello di prestare sempre attenzione alle etichette dei prodotti che compriamo nei supermercati, in particolar modo per i generi alimentari che siamo abituati a consumare nel quotidiano.