Il governo italiano, dallo scorso aprile, nel pieno della sua attività, quando ancora l’illusoria stabilità della maggioranza lasciava presagire un piano di riforme lungo e duraturo, ha avviato incentivazioni per l’acquisto di veicoli elettrici.
Parliamo di veicoli a basse emissioni. Un totale di 650 milioni di euro viene messo a disposizione nel 2022, 2023 e 2024. L’investimento è prelevato dal fondo automobilistico del governo, che ha un budget totale di 8,7 miliardi di euro fino al 2030.
“Con il via libera agli incentivi, intendiamo dare una risposta concreta e tanto attesa al settore automobilistico, che sta attraversando una profonda sofferenza”. Così aveva affermato, all’epoca, il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti.
“La misura pluriennale consentirà alle aziende di elaborare piani industriali sulla strada dello sviluppo”.
Sulla base di un decreto proposto da Giorgetti e firmato dal presidente del Consiglio Mario Draghi, i nuovi incentivi puntavano e puntano a rimodellare l’acquisto di veicoli elettrici, ibridi ea basse emissioni. Ciò include auto, moto e veicoli commerciali.
I consumatori privati possono, sempre dallo scorso aprile, richiedere un sussidio di 3.000 euro per un’auto elettrica con un prezzo netto fino a 35.000 euro.
Il nuovo modello deve avere una gamma di emissioni di CO 2 di 0-20 g/km.
Altri 2.000 euro saranno concessi anche in caso di rottamazione di un’auto con motore a combustione interna (ICE) di livello Euro 5 o inferiore.
A questi veicoli elettrici (EV) sono stati assegnati 220 milioni di euro quest’anno, 230 milioni di euro nel 2023 e 245 milioni di euro nel 2024.
Gli acquisti di ibridi plug-in (PHEV) con una gamma di emissioni di 21-60 g/km e un prezzo netto di € 45.000, saranno supportati da un incentivo di € 2.000. Altri € 2.000 possono essere versati se un modello ICE pari o inferiore al livello Euro 5 viene demolito.
Anche i ciclomotori e i motocicli elettrici e ibridi riceveranno un contributo del 30% sul prezzo di acquisto.
In caso di rottamazione di un corrispondente veicolo dotato di ICE pari o superiore a Euro 3, il tetto dell’incentivo sale al 40%, fino ad un massimo di 4.000 euro. Il budget per queste due ruote è fissato a 15 milioni di euro per il 2022, 2023 e 2024.
Ma non è finita qui. Ad ore è prevista l’ufficialità di un nuovo Dpcm che estende gli ecobonus all’acquisto di veicoli a basse e zero emissioni anche alle società di noleggio a lungo termine e alle flotte. C’è anche un fondo di 40 milioni come incentivo all’acquisto e posa in opera, da parte dei privati, di infrastrutture di ricarica all’interno del proprio box auto o di spazi comuni condominiali».