In questo periodo di grave crisi economica e di inflazione il governo si interroga se aumentare l’importo delle pensioni.
La rivalutazione degli assegni pensionistici dovrebbe essere ormai alle porte visto che l’autunno si avvicina e la situazione economica generale dell’Italia non sembra dirigersi verso un miglioramento.
Il Decreto Aiuti bis emanato dal governo serviva proprio ad anticipare di tre mesi “il consueto adeguamento al costo della vita” e quindi con la fine dell’estate molti pensionati dovrebbero vedere un aumento nelle loro pensioni.
Pensioni, al via gli aumenti in autunno
La “perequazione” è quel meccanismo che adegua il costo della vita attuale agli assegni pensionistici. In pratica, ogni anno, l’importo delle pensioni viene rivalutato in base al costo della vita attuale e all’inflazione. Solitamente la perequazione è prevista all’inizio di ogni nuovo anno, e quindi sarebbe dovuta iniziare a gennaio 2023 ma la situazione emergenziale nella quale si trova l’Italia ha portato ad anticipare questo momento all’inizio di autunno, più precisamente ad ottobre.
Lo scorso 4 agosto il Consiglio dei Ministri ha emanato un aumento delle pensioni di 2,2% rispetto a quello percepito in precedenza. Ma a quale categoria di pensionati verrà applicato tale aumento?
“Tutti i trattamenti pensionistici erogati dalla previdenza pubblica, dalle gestioni dei lavoratori autonomi, dalle gestioni sostitutive, esonerative, esclusive, integrative e aggiuntive; le pensioni dirette e a quelle ai superstiti, cioè la pensione di reversibilità e la pensione indiretta, indipendentemente dal fatto che esse siano integrate al trattamento minimo“.
Ovviamente l’aumento degli assegni pensionistici avverrà su base reddituale. quindi avremo “il 100% dell’inflazione per le pensioni fino a quattro volte il trattamento minimo, otterranno l’incremento del 2% più il conguaglio; 90% dell’inflazione per le pensioni comprese tra 4 e 5 volte il trattamento minimo, 75% dell’inflazione per le pensioni oltre 5 volte il trattamento minimo“.
Il prossimo autunno sarà uno dei più difficili da affrontare per gli italiani. L’inflazione galoppante potrebbe rendere nulli questi aumenti sull’importo delle pensioni se la forza d’acquisto dei cittadini dovesse ridursi ancora di più. Al momento l’aumento dei prezzi generalizzato ha provocato grande panico e incertezza e non ci sarà un’inversione di rotta entro qualche mese potremmo affrontare un periodo di grande recessione.