Dalla seconda settimana di settembre riparte la scuola, e come ogni anno è possibile ottenere uno bonus sui libri scolastici.
La scuola ripartirà dalla seconda settimana di settembre. Ci saranno differenze tra regione e regione, ma entro lunedì 19 tutti gli alunni saranno in classe.
Il primo anno post lockdown si apre però con un’inflazione molto alta, che potrebbe mettere in difficoltà alcune famiglie per l’acquisto dei libri di testo. Per aiutare i meno abbienti, esiste da anni un bonus per l’acquisto dei libri di testo, che concede uno sconto sui testi scolastici.
Bonus libri scolastici, come ottenerlo?
Il bonus per l’acquisto dei libri scolastici non è statale, ma la sua gestione è stata delegata alle regioni. Ogni regione deve aver pubblicato entro il mese di settembre un bando, che permetta alle famiglie di richiedere il bonus. Non tutti però possono ottenere questi sconti: vanno rispettati alcuni termini, il primo dei quali è l’iscrizione dei figli studenti ad alcune specifiche tipologie di scuole.
Hanno diritto al bonus libri scolastici le famiglie che hanno figli che frequentano le scuole secondarie di primo o secondo grado, quindi tradotto le scuole medie o superiore. Oppure hanno accesso anche gli studenti iscritti alle scuole statali e paritarie. Infine lo possono ottenere anche gli iscritti agli istituti professionali che tengono corsi triennali o quadriennali, con percorsi duali.
Per ottenere il bonus libri scolastici le famiglie devono poi essere in possesso del Modello ISEE, che ne attesti lo stato finanziario. Le regioni infatti hanno parametri specifici per verificare che la famiglia che richiede il bonus sia effettivamente in condizioni di disagio economico. Spesso inoltre le regioni potrebbero richiedere l’accesso tramite portali online, con l’aiuto delle varie forme di identità digitale, SPID o CIE.
A quanto ammonta lo sconto sui libri? Le differenze regione per regione
Come già detto, il bonus libri scolastici è gestito a livello regionale. Questo significa che ci possono essere grandi differenze nei parametri di accesso al bonus e negli importi del bonus stesso. Già due regioni hanno esaurito la possibilità di accesso al bonus, e sono Piemonte e Veneto. Molte altre invece non hanno ancora pubblicato il bando per accedervi, si tratta di Friuli Venezia Giulia, Toscana, Liguria, Abruzzo, Marche, Umbria, Molise, Basilicata, Sardegna e Sicilia.
Per quanto riguarda le altre, Calabria, Campania e Trentino-Alto Adige hanno delegato le richieste ai comuni di residenza delle famiglie. Chi vorrà accedere al bonus dovrà quindi farlo tramite il proprio comune. La Lombardia ha stabilito un ISEE massimo per accedere al bonus di 15.748,78 euro. La regione ha anche comunicato gli importi del bonus, che possono raggiungere per le scuole secondarie di secondo grado anche i 2.000 euro.
In Emilia Romagna si procede invece in modo unico in Italia, con due fasce ISEE, separate alla soglia dei 10.632,94 euro. Ad un ISEE maggiore corrisponde un bonus minore, ma in questo modo si può garantire alle famiglie senza reddito un totale azzeramento della spesa scolastica. Molti sindacati stanno chiedendo che questo sistema venga esteso anche alle altre regioni italiane, per garantire maggiore equità nella ripartizione del bonus.