Esistono diversi bonus per quanto riguarda le energie rinnovabili, quello per i pannelli solari atti a riscaldare l’acqua calda, o collettori solari, è tra i meno conosciuti.
Il governo sta tentando da anni di spingere gli italiani verso l’acquisto di impianti che creino energia pulita.
Lo fa tramite diversi bonus e agevolazioni fiscali, tra cui quello poco conosciuto per i collettori solari. Diversi dai più comuni pannelli fotovoltaici, anche questi pannelli possono essere installati con agevolazioni fornite dallo stato sia sul costo dell’impianto che su quello della posa e delle altre opere necessarie.
Sul mercato esistono due tipologie di pannelli solari. Quelli più comuni sono le celle fotovoltaiche, che producono elettricità dalla luce del sole. Si tratta di solito di semplici pannelli che si possono posizionare anche sui tetti di abitazioni private, ottenendo uno sconto sulla bolletta della luce. Ma esiste anche un secondo tipo di pannello solare, meno diffuso al giorno d’oggi ma molto più comune in passato, il collettore solare.
Il collettore differisce dal pannello solare più comune prima di tutto dal punto di vista estetico. Presenta infatti un grosso serbatoio, posizionato di solito più in alto dei pannelli, che contiene l’acqua. La seconda differenza, quella sostanziale, tra i due tipi di impianto, è infatti l’utilizzo che esso fa della luce del sole. Dove l’impianto fotovoltaico produce elettricità, il collettore solare produce calore, con il quale viene scaldata l’acqua per uso domestico.
Il collettore solare può essere quindi usato per scaldare la cosiddetta acqua sanitaria. Lo possono utilizzare sia le famiglie, per spendere meno sulla bolletta dell’acqua calda, ma anche le aziende, o gli impianti pubblici. Un esempio potrebbero essere delle piscine comunali, che necessitano di scaldare l’acqua delle vasche interne.
Il Bonus Pannelli Solari per i collettori prende, come spesso accade in questi casi, la forma di uno sconto fiscale, che può raggiungere il 65% della spesa totale. Per spesa totale si intende sia il costo relativo all’acquisto dell’impianto, sia le opere necessarie per la posa e l’installazione dei pannelli e dei serbatoi. Il massimo rimborsabile tramite questo bonus è di 65.000 euro.
Non tutti però possono ottenere questo bonus. Per ottenere il bonus pannelli solari per l’acqua calda è infatti necessario rispettare alcune precise condizioni. Tre di esse riguardano i pannelli solari e l’impianto che li collegherà alla fornitura di acqua calda. In primo luogo bisogna acquistare collettori solari con una garanzia di almeno 5 anni. Gli accessori legati ai collettori devono avere un periodo di garanzia di almeno 2 anni. Infine i pannelli devono avere la certificazione Solar Keymark, una certificazione europea specifica per i collettori.
L’ultima condizione posta per avere accesso al Bonus Pannelli Solari per l’acqua calda riguarda invece i lavori di posa e connessione all’impianto. I lavori, oltre a dover essere a norma per quanto riguarda gli standard di sicurezza, devono rispettare i vincoli urbanistici e paesaggistici dei propri territori di appartenenza. Quest’ultimo punto può essere problematico, dato che i serbatoi dei collettori tendono ad essere molto visibili, e in Italia i vincoli paesaggistici sono, in alcune zone, molto stringenti.
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