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Carne, tagli di qualità spendendo il giusto: un consiglio infallibile da seguire

Published by
Antonio Pilato

Cosa bisogna fare quando si va a fare la spesa e ci si trova di fronte al bancone della carne. Ecco alcuni trucchi infallibili per evitare prodotti scadenti

Per ogni tipologia di carne ci sono delle tecniche da conoscere che possono aiutare a fare la scelta giusta. Fondamentale è avere un sguardo attento e scrupoloso.

Fonte Adobe Stock

La carne è un alimento piuttosto comune nella maggior parte delle diete delle persone. Per questo è importante essere in grado di comprarla con consapevolezza. Che sia al supermercato o direttamente in macelleria l’approccio non cambia.

L’importante è conoscere le tecniche giuste che consentano di effettuare la scelta migliore per la propria salute. Andiamo a scoprirle insieme in modo tale da poterle tenere a mente al momento giusto.

Carne: i metodi infallibili per assicurarsi solo tagli di prima qualità

Il primo aspetto a cui è necessario badare è il colore. Per le carni bovine deve essere un bel rosso vivo intenso. L’unica eccezione è rappresentata dal vitello che invece si presenta più sul rosato con la presenza di grasso bianco.

Per quanto riguarda il grasso non deve mai essere giallo scuro, beige, marrone o verde scuro. Se si nota questo tipo di sfumature significa che il prodotto ha già iniziato il suo processo di deterioramento.

Discorso a parte per la carne di maiale. Seppur sia catalogata tra le carni rosse, deve presentare un colorito rosa chiaro, così come quella di agnello. In generale questo è il principio che vige per le carni bianche. Se si notano dei riflessi metallici, è bene allarmarsi. Significa che i grassi si stanno irrancidendo. Il pollo invece deve avere la pelle morbida mentre il colore può essere giallo o bianco a seconda dell’alimentazione e della razza di appartenenza.

Non solo la vista. La qualità della carne va misurata anche attraverso il tatto. La consistenza flaccida è un campanello d’allarme. Al contrario quella soda è un fattore positivo. L’altro senso che può tornare utile per questo genere di attività è l’olfatto. In questo caso non è troppo difficile distinguere ciò che buono da ciò invece sta andando a male. Il passo successivo è leggere le etichette e accertarsi su provenienza, percorso dell’animale e denominazione commerciale.

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Antonio Pilato

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