Pensioni, nuovi controlli dell’Inps da settembre: chi deve stare attento

L’INPS si sta mobilitando per avviare la seconda fase dei controlli riguardo l’accertamento dell’esistenza in vita dei pensionati.

Nel messaggio numero 3286 del 6 settembre l’Istituto di Previdenza Sociale spiega i dettagli riguardo i controlli da effettuare per quanto riguardo l’erogazione delle pensioni all’estero.

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Per quanto riguarda la verifica dell’esistenza in vita degli aventi diritto alla pensione residenti all’estero, l’INPS ha creato un messaggio nel quale spiega nel dettaglio il suo funzionamento.

INPS, pensionati all’estero fate attenzione

I controlli da parte dell’INPS per quanto riguarda l’accertamento dell’esistenza in vita dei pensionati all’estero non sono mirati a tutti ma esistono delle scadenze da rispettare se non si vuole perdere il diritto alla pensione.

Con un messaggio reso pubblico lo scorso 6 settembre, l’INPS ha fatto sapere che Citibank NA, la banca di credito ordinario del gruppo bancario multinazionale Citigroup, ha iniziato la sua seconda fase di controlli sui pensionati residenti all’estero. Dal prossimo 14 settembre, fa sapere l’INPS, Citibank si occuperà pure di inviare le richieste di attestazione dell’esistenza ai pensionati che vivono all’estero. All’interno delle richieste sono riportate le scadenze da rispettare per non vedersi tolto il diritto alla pensione.

La verifica avverrà in maniera estesa ma non in tutto il mondo. L’INPS fa sapere che la prima fase includerà i pensionati residenti negli Stati Uniti, Asia, Estremo Oriente, Paesi scandinavi, Stati dell’Est Europa e Paesi adiacenti. Con la seconda fase, Citibank NA potrà iniziare i controlli sui pensionati residenti in Europa, Africa e Oceania.

Ma perché è così importante la data del 14 settembre? Citibank NA in quella data si occuperà di inviare richieste di attestazione dell’esistenza in vita ai dei pensionati residenti in Europa. Si ricorda che la scadenza per la restituzione della richiesta è fissata al 12 gennaio 2023. Coloro i quali non dovessero rispettare questa data come termine ultimo per la restituzione della richiesta si vedranno revocato il diritto a percepire una pensione dallo Stato italiano.

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