Autorizzate nuove assunzioni nella Polizia di Stato, una occasione da sfruttare per i fortunati selezionati.
Molti italiani sognano di rappresentare e lavorare nelle forze dell’ordine.
Questo sia per la valenza sociale del ruolo che si va a ricoprire, sia per l’ottimo stipendio che si può portare a casa. In questo momento, sono aperte nuove assunzioni per la Polizia di Stato. Si tratta di 500 nuove risorse che saranno inserite in qualità di allievi agenti. La differenza principale, rispetto alle altre selezioni, è che in questo caso non è previsto alcun concorso pubblico da dover svolgere. Questo, poichè le 500 nuove assunzioni sono state autorizzate con il decreto Pnnr2, a seguito della crisi internazionale.
Quali sono i requisiti richiesti per potersi arruolare
Come anticipato, le nuove assunzioni sono state autorizzate con il Pnnr2, pubblicato in Gazzetta Ufficiale in data 30 aprile 2022. La procedura prevede che non ci sarà un nuovo bando di concorso, in quanto verranno esaminati gli idonei dei concorsi precedenti. In particolare, si procederà allo scorrimento degli idonei alla prova scritta del concorso pubblico per 1650 assunzioni per allievi agenti della Polizia di Stato, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.9 del 31 gennaio del 2020. E’ quindi molto importante, verificare di aver sostenuto questo concorso per poter rientrare nella nuova selezione. Dunque, i requisiti richiesti sono sostanzialmente due: idoneità alla prova scritta del precedente concorso e idoneità fisica per le condizioni psicofisiche e attitudinali.
Come avverrà l’iter di selezione
I futuri agenti saranno selezionati in base all’ordine decrescente del voto conseguito alla prova scritta. Il voto non deve essere inferiore a 8,25 su 10. Gli idonei, saranno convocati d’ufficio per le verifiche fisiche e attitudinali. Una volta concluso l’iter di selezione, bisognerà iniziare i corsi di formazione prestabiliti.
In cosa saranno impiegati i nuovi selezionati
I 500 nuovi selezionati dovranno svolgere diversi compiti. Da una parte garantire e migliorare la sicurezza nelle nostre città. Dall’altra controllare e presidiare le frontiere, in vista del Gubileo della Chiesa cattolica che si svolgerà nel 2025. L’obbiettivo è quello di incrementare il servizio di ordine pubblico e garantire maggiore sicurezza per i cittadini italiani. Inoltre, potranno svolgere dei servizi per quanto riguarda l’emergenza umanitaria, a seguito del conflitto tra Russia e Ucraina.