Alcune malattie gastriche danno diritto a punti di invalidità che permettono di ricevere la relativa pensione garantita dallo stato. Ecco quali sono e quanti punti di invalidità assicura ognuna di esse.
Quando si pensa a patologie che danno diritto all’invalidità, non ci si riferisce solitamente a patologie gastriche.
In realtà ben sette di queste malattie permettono di ottenere punti di invalidità, con punteggi che possono arrivare al 100%. Il calcolo dipende dall’entità e dalla gravità della malattia, e soprattutto da quanto essa impedisca al malato di esercitare una qualsiasi attività lavorativa.
Quali malattie gastriche danno diritto alla pensione di invalidità?
Le malattie gastriche sono estremamente comuni, e solitamente si tratta di patologie acute di semplice soluzione. Ma in alcuni casi possono diventare croniche e raggiungere livelli di gravità molto alti, fino a rendere il paziente di fatto disabile. Alcune di esse quindi danno al malato diritto a ottenere un compenso dallo stato per la propria condizione, la pensione di invalidità.
In breve la pensione di invalidità viene assegnata tramite un punteggio espresso in percentuale. Il punteggio è determinato dalla gravità della malattia, ma non tutti i punteggi possono essere considerati adatti alla percezione di una pensione. Serve infatti almeno una percentuale di invalidità del 74% per ottenere il sussidio dell’INPS, che raggiunge il suo massimo importo quando l’invalidità è al 100%
Le malattie gastriche che concedono punteggi di invalidità sono le seguenti. La cirrosi epatica di classe C di Child-Pugh e quelle di classe B con punteggi alti, che sono alcuni degli ultimi stadi della cirrosi epatica, le malattie infiammatorie croniche intestinali di III e Iv classe, trapianti di fegato o di intestino, la stenosi esofagea collegata a continua alimentazione liquida, ed infine la sindrome di malassorbimento enterogeno da patologia pancreatica o intestinale stenotica e/o infiammatoria o da resezione.
Quali sono i punteggi di invalidità delle malattie gastriche?
Anche se queste malattie concedono tutte un punteggio di invalidità, non tutte permettono di ottenere sicuramente una pensione di invalidità superando il 74%. L’unica che garantisce la pensione immediatamente al momento della diagnosi è la cirrosi epatica di classe C. Questa malattia è estremamente grave, uno degli ultimi stadi della cirrosi, e chi ne soffre ottiene un punteggio tra l’81% e il 100% di invalidità.
A seguire il punteggio più alto è assegnato dalla stenosi esofagea collegata a continua alimentazione liquida. Questa patologia sofferta da chi è costretto ad una dieta liquida ha un punteggio minimo del 71% di invalidità, che aumenta però fino al 100% nei casi più gravi.
Per tutte le altre patologie, dai trapianti alle cirrosi di classe più bassa, fino al malassorbimento enterogeno, il punteggio minimo è del 61%, ben lontano da quello necessario per ricevere la pensione di invalidità. Nonostante questo, anche queste malattie possono portare ad un’invalidità del 100%, quindi l’ottenimento della pensione dovuto al loro decorso deve essere valutato da un medico.