Al giorno d’oggi, è molto comune cambiare telefono ogni 3/4 anni, quando quello che abbiamo inizia a non essere più efficiente come prima. Come mai accade questo?
Ci sono diversi motivi per cui il nostro telefono, col trascorrere del tempo, inizia a dare anomalie e malfunzionamenti tali che ci costringono ad acquistarne un altro, che puntualmente mostrerà gli stessi sintomi del precedente trascorsi alcuni anni.
Vediamo perché e quale errore, spesso commesso senza accorgercene, abbrevia ancor di più la vita media del nostro smartphone.
Non è colpa nostra se dopo qualche anno di utilizzo, ci ritroviamo con un telefono non funzionante. Certo, conta molto anche il modo in cui lo curiamo e maneggiamo ma la causa primaria del deterioramento degli smartphone è qualcosa di naturale.
Le aziende produttrici puntano ad avere un ricambio di smartphone sempre più ampio e veloce. Lo fanno in quanto conveniente per loro per vendere e ottenere profitti. Non a caso introducono sul mercato telefoni sempre più nuovi, con funzioni innovative, sempre più aggiornate che le precedenti versioni non hanno. Vi è un continuo ricambio in tal senso, con innovazioni continue.
In più si aggiunge la questione aggiornamenti software, che tendono a rallentare uno smartphone già più datato e utilizzato nel corso degli anni.
Una delle parti più delicate del nostro telefono è la batteria, che con il trascorrere del tempo diventa sempre meno efficiente, in termini di durata di caricamento e tempo di mantenimento. Un cellulare scarico è uno degli incubi dell’uomo moderno, abituato a essere sempre connesso col resto del mondo. Per evitare di ritrovarsi con una batteria allo 0%, si tende a mettere sotto carica il proprio telefono ogni volta che si può, anche quando non c’è una reale necessità.
Vi è da considerare però che questo porta spesso a un surriscaldamento del telefono. Vi è mai capitato di sfiorarlo mentre è in carica e scoprirlo bollente? Questo perché quando si fornisce corrente continua, l’energia aumenta e viene consumata producendo calore. Nel caso in cui il telefono si surriscaldasse a ogni ricarica, è bene interromperla e dare il tempo al device di raffreddarsi.
Un eccessivo calore, alla lunga, potrebbe portare anomalie e malfunzionamenti nel nostro smartphone, rendendolo necessario l’acquisto di uno nuovo.
Si sarà intuito che uno dei consigli principali è quello di fare attenzione al comportamento del vostro smartphone quando in carica. Evitare poi di collegarlo al caricabatterie anche quando non è necessario, per esempio quando la batteria risulta superiore al 50%. Poiché come abbiamo già detto, ogni sessione di carica porta calore, inutile farlo se il telefono non è realmente scarico.
Altro consiglio, è quello di utilizzare il caricabatterie originale del telefono, quello contenuto all’interno della confezione d’acquisto. In caso di problemi con quest’ultimo, se dovesse per esempio smarrirsi o rompersi, procedere all’acquisto di un secondo caricabatterie adatto al telefono, originale anche questo.
Quando si ha un telefono poi, è bene fare attenzione a quanto riportato nella descrizione delle sue funzionalità e accertarsi che esse corrispondano alla realtà dei fatti. Se notate uno squilibrio tra i due, meglio segnalarlo il prima possibile.
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