L’Assegno sociale che nel 1996 ha sostituito la pensione sociale, è un aiuto a chi non ha mai versato contributi.
Il lavoro nero è ancora molto diffuso in Italia. Si calcola che i lavoratori irregolari siano più di tre milioni nel nostro paese.
Questo tipo di rapporti di lavoro, oltre ad essere illegale, non permette di maturare contributi e ricevere una pensione. Ma c’è comunque la possibilità dell’Assegno sociale.
Anche per la pensione di vecchiaia infatti sono necessari almeno 20 anni di contributi previdenziali, ma non per l’Assegno sociale. Questo tipo di pensione può essere ottenuto senza contributi, ma ha diverse limitazioni nell’importo e in altre caratteristiche che lo distinguono dalle altre pensioni.
Pensione e lavoro nero
Avere una pensione senza aver mai lavorato non è possibile. La previdenza sociale è riservata a chi è stato un membro produttivo della società, è uno dei principi dietro al concetto di pensione. Ma lo stato italiano non abbandona comunque chi non ha mai versato contributi.
Nel nostro paese infatti esiste una netta differenza tra chi non ha mai lavorato, e chi non ha mai versato contributi. Si calcola che più di tre milioni di italiani ad oggi lavorino in nero. Ciò significa che, parzialmente o totalmente, questi lavoratori hanno un contratto irregolare, e il proprio datore di lavoro non paga né tasse né contributi. Questi rapporti di lavoro non prevedono nemmeno malattia, ferie o tredicesima, e sono contro la legge.
Oltre a questi svantaggi il lavoro nero comporta l’impossibilità di maturare abbastanza contributi per andare in pensione. Per la pensione di vecchiaia ottenibile a 67 anni bisogna avere infatti versato contributi per almeno 20 anni. Senza contributi non è possibile ricevere nessun aiuto dalla previdenza sociale pensionistica, ma esiste comunque un’alternativa. Nel 1996 è stato infatti istituito l’assegno sociale proprio per aiutale le molte persone in questa situazione.
Assegno sociale, come funziona?
L’Assegno sociale può essere richiesto dalle persone che hanno compiuto i 67 anni ma non hanno i contributi necessari per la pensione di vecchiaia. Il suo importo si aggira attorno ai 6.085,43 euro annui se non si è sposati, e al doppio, quindi 12.170,86 euro per chi invece è sposato. Su questo importo non si paga l’IRPEF, e quindi si ricevono 468,11 euro ogni mese per tredici volte l’anno.
Per ottenere questi vantaggi non bisogna avere reddito. Se invece si denuncia un qualsiasi tipo di reddito, l’importo dell’Assegno sociale viene ridotto. Inoltre queste verifiche sul reddito, così come l’importo dell’assegno, vengono aggiornati ogni anno, cosa che rende il sussidio soltanto temporaneo e non permanente.
Ma gli svantaggi di un Assegno sociale nei confronti di una normale pensione non finiscono qui. Infatti questo sussidio non è nemmeno reversibile alla morte del coniuge. Inoltre chi riceve la pensione sociale non può risiedere fuori dal nostro paese per più di 29 giorni. In tal caso la pensione viene sospesa e completamente annullata.