ITA Airways, compagnia nata dalla dissoluzione di Alitalia, sta per essere privatizzata. Il piano che la nuova proprietà ha presentato al governo prevede 9000 assunzioni nei prossimi due anni, e numerosi investimenti in Italia.
Il governo vuole concludere al più presto la cessione di ITA. La compagnia aerea deve passare in mano privata per evitare che accumuli gli stessi problemi di Alitalia.
L’acquirente è stato trovato, sarà Certares, fondo americano in collaborazione commerciale con Delta Airlines e Air France-KLM. I nuovi proprietari hanno promesso un piano di sviluppo dell’azienda, che prevede l’assunzione di migliaia di dipendenti nel biennio 2023-2025. Le candidature si stanno aprendo in questo momento sia per il personale di volo che per quello di terra.
ITA, il piano di Certares
ITA è stata fondata l’11 novembre del 2020, in piena pandemia. Non un periodo felice per iniziare a far volare una compagnia aerea, ma nonostante ciò la nuova compagnia di bandiera è riuscita a trovare la sua nicchia. La proprietà pubblica aveva però un solo obiettivo: creare un’azienda sana e non perseguitata dai debiti di Alitalia, che potesse interessare ad un compratore privato.
Così è stato: inizialmente c’era stato l’interesse di Lufthansa, in collaborazione con MSC, ma la cordata è stata superata dall’arrivo del fondo americano Cerares, in collaborazione con Air France-KLM. Con un’offerta da oltre 600 milioni per acquistare il 60% della compagnia, la nuova cordata ha convinto il governo che sta ora concludendo le ultime operazioni burocratiche.
In cambio della cessione Draghi ha anche chiesto alla società di presentare un piano di sviluppo, che preveda l’espansione di ITA. Nuovi aerei e nuove rotte saranno al centro dei prossimi anni, con un focus particolare sull’America del Nord, ma ci saranno anche tantissime nuove assunzioni. Si calcola che tra il 2023 e il 2025 la nuova ITA privata assumerà circa 9000 dipendenti, dai 3000 che impiega al momento.
Quali posti di lavoro saranno disponibili?
I posti di lavoro offerti da ITA saranno vari. Si tratterà principalmente di personale di volo, 5750 lavoratori tra piloti, assistenti e hostess, che potranno volare sugli aerei azzurri della nuova compagnia. Ci saranno poi 2000 posti di lavoro per personale di terra, addetti al catering e ai passeggeri a terra. I restanti 1250 posti di lavoro saranno infine dedicati ai manutentori dei nuovi aerei della compagnia.
Per candidarsi a questi posti di lavoro sarà però necessario attendere ancora qualche mese. L’operazione di acquisto della compagnia non è stata ancora ufficializzata, e solo quando lo sarà ITA inizierà ad applicare il piano di sviluppo. Bisogna però sperare che le elezioni non cambino le carte in tavola. Se il governo Draghi non dovesse riuscire a completare in tempo le operazioni, il prossimo governo potrebbe rimangiarsi la parola e non vendere ITA. In questo caso tutte le assunzioni garantite dal contratto di vendita salterebbero. Il centrodestra ha già fatto sapere di non voler vendere la compagnia di bandiera.
