Pellet sempre più costoso: prova quest’alternativa più economica

Il costo del pellet arriva alle stelle, mentre l’anno scorso 15kg avevano un costo di 5 euro, oggi non si trova nulla a meno di 10. Arriva però una valida alternativa, il nocciolino.

L’inverno che ci attende prevede costi alti per riscaldamento ed energia, coloro che speravano di risparmiare utilizzando il pellet, si sono scontrati con una dura realtà: anche quello diventa sempre più costoso.

Pellet
pixabay

Il proprietario del blog “Un orso in campagna” ci propone però un materiale alternativo, con tutti i suoi pro e contro, vediamoli insieme.

Perché il nocciolino potrebbe essere un degno sostituto del pellet

In primo luogo, il suo prezzo è la metà di quello del pellet. Parliamo infatti di 4/4,50 euro al sacco, ossia 15 kg. Le modalità e i tempi di accensione sono gli stessi del pellet, per cui di fatto nulla dovrebbe cambiare. Come il pellet, il nocciolino contiene poca umidità, mantenendo in busta la sua conformazione dura. Per quanto riguarda il calore emesso, questo materiale ha un potere di 4,5-6,5 KWh/KG, con residui di cenere al 4% circa. Quest’ultimo è un contro rispetto al pellet, che presenta meno residui. Col nocciolino quindi bisognerà pulire più spesso i residui, attraverso un prodotto come questo.

Il nocciolino ottenuto dalla centrifuga di sansa vergine, ossia polpa, bucce e altri materiali di scarto prodotti durante la spremitura delle olive. Questa tipologia è perfetta per chi è mosso da ideali ecologici, in quanto non contenente sostanze chimiche di nessun tipo. Dopo la centrifuga, il nocciolino viene essiccato, depolverato e imbustato.

Una seconda alternativa è il nocciolino ottenuto da sansa esausta, con l’uso di solventi chimici tra cui l’esano che ne garantisce la combustione nelle caldaie industriali.

Aspetti da considerare prima di utilizzarlo

Il nocciolino non è adatto a tutti i tipi di stufe, per cui, onde evitare danni, è meglio informarsi ed effettuare controlli prima di andare a sostituire il pellet col nocciolino.

Il primo controllo riguarda la dimensione dei fori del braciere, che deve essere massimo 3mm, in caso contrario si può risolvere con l’utilizzo di una rete contenente fori di quelle dimensioni. Solo così il nocciolino potrà passare senza bruciare.

Sarà poi necessario modificare alcuni aspetti della propria stufa o caldaia, nello specifico:

  • La velocità della clocea inferiore. Viene suggerito di abbassarla del 20%.
  • Il giro fiumi superiore, da aumentare oltre il 20%.

Queste sono solo indicazioni, in quanto poi ogni stufa avrà un settaggio corretto diverso, da trovare attraverso vari tentativi.

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