Il Parlamento ha convertito il decreto aiuti bis in Legge, sono quindi confermati sia gli aumenti sullo stipendio che il bonus 150 euro voluto dal Governo Draghi. Chi potrà ottenere entrambe le agevolazioni?
Da ottobre a dicembre 2022, coloro che rientrano nel limite di reddito indicato dalla Legge, potranno ottenere aumenti dello stipendio e 150 euro di bonus. Vediamo quali categorie di lavoratori potranno godere di entrambe le misure, pensate per combattere la minaccia dell’inflazione.
Chi potrà ottenere l’aumento degli stipendi
L’aumento andrà ai lavoratori a tempo determinato e indeterminato con un reddito di massimo 35 mila euro lordi. Si tratterà di un aumento che secondo le stime riguarderà 50-150 euro a seconda del livello di reddito del lavoratore.
L’aumento in busta paga sarà un effetto diretto della decontribuzione prevista dalla Legge, che garantirà l’esonero contributivo del 2%. Questo porterà qualche decina di euro in più nella busta paga degli interessati. Giusto per fornire un’idea dell’ammontare, chi di norma percepisce 800 euro mensili, avrà un aumento complessivo di circa 50 euro, che arriverà a 150 per retribuzioni più alte.
Oltre alla decontribuzione, verranno assicurati anche gli arretrati per i mesi di luglio e settembre, che andranno a sommarsi agli aumenti di ottobre, novembre e dicembre 2022. Anche in questo caso si parla di alcune decine di euro, che variano a seconda dello stipendio del singolo.
L’obiettivo della misura è contrastare inflazione e caro prezzi. Per attuarla, il Governo ha stanziato 1.181,4 milioni di euro per il 2022 e 526,6 milioni per il 2023.
Bonus 150 euro: i destinatari
In questo caso, il limite di reddito si abbassa a 20 mila euro lordi ma aumentano le categorie contrattuali di lavoratori che potranno beneficiarne. Tra loro troviamo non solo dipendenti a tempo determinato e indeterminato, che dovranno rispettare il limite di 1538 euro lordi al mese, ma anche altri soggetti.
Saranno inclusi anche i lavoratori stagionali e intermittenti, se con almeno 50 giornate di lavoro prestate. In più, a ricevere il bonus saranno anche precari, lavoratori con partita IVA, lavoratori domestici, pensionati con pensione minima, beneficiari di assegno di disabilità/invalidità, beneficiari del reddito di cittadinanza, precari scuola e collaborativi sportivi.
La platea di potenziali beneficiari si amplia e, secondo le stime, arriverà a toccare circa 22 milioni di italiani. Questo bonus ripercorre le orme del precedente bonus 200 erogato a luglio. Come quest’ultimo, il nuovo verrà erogato una sola volta, direttamente nella busta paga di novembre, per i dipendenti. Per i pensionati l’accredito avverrà sulla pensione del mese già indicato.
In tutti i casi gli altri casi, quali quelli di partita iva e professionisti, le modalità saranno diverse. Questi soggetti dovranno fare domanda tra novembre e dicembre e se questa sarà accettata, il pagamento avverrà nei mesi seguenti.