Durante l’ultimo anno i sindacati hanno rinnovato diversi contratti nazionali. Per questa ragione alcune categorie di lavoratori riceveranno a settembre 2022 un aumento di stipendio, a tutti i livelli di esperienza.
i contratti nazionali sono la base del sistema di retribuzione italiano, non esistendo in Italia un salario minimo unico per tutti i lavoratori.
I contratti collettivi vanno rinnovati, e per dieci categorie il 2022 è stato proprio l’anno del rinnovo contrattuale. Grazie alle negoziazioni dei sindacati e delle associazioni di categoria, questi lavoratori hanno ottenuto alcuni aumenti di stipendio che inizierà ad entrare in vigore dal mese di settembre. Ecco quali categorie sono coinvolte negli aumenti di stipendio dovuti ai rinnovi contrattuali del 2022.
Aumenti di stipendio, il settore industriale e artigianale
I primi settori che hanno ottenuto aumenti per gli stipendi dei propri dipendenti sono quelli industriali e artigianali. Il tessuto produttivo italiano, che dopo la pandemia ha ripreso a correre più di ogni altro in Europa, è riuscito a strappare ai datori di lavoro condizioni migliori. Questo vale però solo per determinati settori che hanno rinegoziato il contratto nazionale durante il 2022.
Tra questi ci sono i dipendenti dei calzaturifici industriali. L’accordo tra sindacati e aziende è stato raggiunto il 21 giugno del 2021, ed entrerà in vigore proprio a settembre del 2022. In questo settore lo stipendio minimo diventa 1.256,30 euro al mese per gli operai di livello uno, e arriva fino ad almeno 2.249,60 euro per il livello più alto raggiungibile.
Forbice altrettanto ampia per chi lavora nell’ambito della ceramica chimica, nelle piccole industrie fino a 49 dipendenti. Qui un neoassunto prenderà almeno 1.481,90, ma ai massimi livelli si raggiungono anche 2.471,57 euro di stipendio. Anche gli artigiani del marmo neoassunti prendono cifre simili, partendo da 1.395,75 euro ma arrivando fino a 2.135,77 euro di stipendio.
Per legno ed arredamento si parla di cifre minori, specialmente ad alti livelli. 1.329,97 per il minimo, con un massimo di 2.033,54, più di 400 euro in meno dei colleghi che lavorano in altri ambiti. Peggiore la sorte dei panificatori, che arrivano ad avere stipendi di appena 1.300 euro al massimo livello di carriera, nonostante i recenti aumenti di stipendio.
I nuovi contratti dei lavoratori dei servizi
Non c’è soltanto il settore secondario nella lista di coloro che hanno ricevuto aumenti negli ultimi rinnovi contrattuali. Anche diversi lavoratori dei servizi hanno contratti nuovi che permettono guadagni maggiori. Ad esempio i dipendenti delle scuole private e religiose, rappresentati da Aninsei/Assoscuola e Agidae, arriveranno a prendere gli uni fino a 1.600 euro, e gli altri quasi 2.000.
A stabilire il record di questi aumenti sono però i consorzi di bonifica. Partendo infatti da uno stipendio minimo di 1368 euro al mese, chi lavora in questo settore può arrivare a guadagnarne fino a 2.600 con il solo stipendio base del livello più alto di esperienza. Si difendono anche i dipendenti delle agenzie marittime raccomandatarie, che con un minimo salariale stabilito a 1.431,98 euro, arrivano a guadagnare grazie ai nuovi aumenti fino a 2.219,33 euro di minimo.