Il governo Draghi ha attuato il decreto Aiuti ter, nel quale è contenuto un ultimo bonus per alleviare l’aumento dei prezzi dell’energia. Un bonus de 150 euro, ulteriori ai 200 già elargiti, una tantum e con caratteristiche simili al bonus passato.
Il governo Draghi ha approvato un ultimo aiuto alle famiglie in difficoltà per l’aumento dei prezzi dell’energia.
È il bonus 150 euro, del tutto simile a quello da 200 euro già elargito nel corso dell’estate. Oltre ai lavoratori e ai pensionati, anche chi percepisce il Reddito di cittadinanza può accedere a questo bonus. Ecco come è possibile ottenerlo e quali sono i requisiti necessari per averci accesso.
Il governo Draghi si è trovato ad affrontare una crisi energetica con pochi precedenti nella storia d’Italia. Il taglio delle forniture di gas imposto dalla Russia ha fatto aumentare i prezzi sui mercati internazionali, e di conseguenza anche quelli al consumo. Per tamponare questa situazione, il presidente del consiglio ha elaborato con l’aiuto dei suoi ministri tre decreti legge contenenti aiuti alle famiglie e ai lavoratori.
L’ultimo di questi, il decreto Aiuti ter, è stato approvato dal governo dimissionario in queste settimane. Questo decreto contiene diverse proroghe di misure già adottate in estate, come il taglio delle accise sui carburanti che sta facendo calare il prezzo della benzina e del diesel, ormai tornati sotto controllo dopo i picchi da oltre due euro al litro dei mesi scorsi.
la questione energetica è rimasta al centro anche di questo decreto, con aiuti agli enti locali e al sistema sanitario per fronteggiare i rincari delle bollette. Aiuti anche alle aziende con una ulteriore estensione del credito di imposta. Ma l’aiuto più atteso è quello che metterà soldi direttamente nelle tasche degli italiani: un altro bonus, questa volta da 150 euro, che si aggiungerà a quello da 200 già elargito.
Il Bonus 150 euro seguirà parametri molto simili a quelli già applicati per il Bonus 200 euro. Sarà una tantum, quindi elargito una sola volta, non periodicamente. I lavoratori dipendenti lo riceveranno direttamente in busta paga, ma dovrebbe essere esteso anche agli autonomi, che però ancora aspettano il vecchio bonus.
Anche i pensionati riceveranno il bonus automaticamente ammesso che rispettino i requisiti di reddito. E sono proprio questi requisiti a cambiare: da 35.000 euro lordi annui richiesti per ottenere il bonus 200 euro si passa a 20.000 euro per il bonus 150 euro. Una riduzione della platea quindi, che però include ancora coloro che percepiscono il Reddito di Cittadinanza.
Per chi è titolare del sussidio, il bonus sarà accreditato automaticamente come avvenuto per il bonus 200 euro. Non bisognerà fare quindi nessuna richiesta particolare all’INPS. A novembre, quando il bonus sarà erogato, lo si riceverà direttamente con la ricarica del Reddito di cittadinanza. Unico caso in cui questo non accadrà sarà quello in cui novembre sia il mese di sospensione dopo aver ricevuto il sussidio per 18 mesi consecutivi.
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