In un periodo di rincari dell’energia e di impennata dell’inflazione, il governo si è attivato per sostenere le famiglie in difficoltà con il bonus bollette. Anche i privati però in alcuni casi si mettono in moto. Alcune aziende italiane hanno deciso di aiutare i loro dipendenti con dei bonus.
Il bonus bollette non è solo quello dello stato. Alcune aziende italiane aiutano i loro dipendenti con premi per contrastare il caro energia.
In queste aziende i dipendenti riceveranno, assieme ai bonus del governo se ne hanno il diritto, anche un ulteriore aiuto da parte dell’azienda. Si parte da 500 euro per arrivare fino a 1000 euro per il prossimo mese, un contributo una tantum molto importante per affrontare questo periodo di aumento de prezzi dell’energia e inflazione.
Per contrastare l’inflazione e il caro bollette il governo ha stanziato in tutto trenta miliardi di euro. Questi soldi sono stati spesi negli ultimi due decreti aiuti, il bis e il ter, che hanno introdotto il bonus una tantum contro il caro energia. Si tratta degli ormai famosi bonus 200 e bonus 150 euro, disponibili per i lavoratori dipendenti, per i pensionati e per gli autonomi.
Questi bonus però non sono accessibili a tutti, ma puntano ad aiutare le famiglie in difficoltà. Bisogna avere infatti una precisa soglia di reddito per accedervi. In caso del primo bonus, quello da 200 euro, si trattava di 35.000 euro annui di ISEE. In caso del secondo invece, quello da 150, la soglia si è abbassata a 20.000 euro.
Accanto a questo impegno del governo però anche alcune aziende si sono mosse per contrastare il caro energia. Nonostante anche le stesse imprese siano colpite da un aumento dei costi di produzione, hanno messo a disposizione dei dipendenti alcuni bonus per alleviare l’aumento del costo della vita e delle bollette.
Tra le aziende che hanno intrapreso questo tipo di iniziativa troviamo Banca Intesa Sanpaolo, una delle più grandi d’Italia, Acqua Sant’Anna, Brembo, eccellenza italiana nel mondo dei freni a disco e fornitore tra gli altri anche della Ferrari, Labomar, RadiciGroup, Atlante e altre. Tutte queste aziende hanno, in maniera diversa, deciso di aiutare i propri dipendenti a superare questo periodo.
Un dipendente di Intesa Sanpaolo ad esempio riceverà un bonus una tantum di 500 euro in busta paga. Questo sarà valido per tutti gli oltre 80.000 dipendenti della banca. Similmente hanno fatto anche Labomar e Brembo, con bonus straordinari da 700 euro e 1000 euro per i propri impiegati e operai, in modo che possano superare più facilmente l’inizio di questo inverno. Sant’Anna ha invece intrapreso un approccio diverso, che prevede l’erogazione di un bonus mensile, e non una tantum.
Ma non non solo le aziende italiane ad erogare bonus di questo tipo. Anche il colosso dei trasporti aerei francese Air France ha deciso di intraprendere un’iniziativa simile. Per i suoi dipendenti, sparsi in tutto il mondo a causa della natura del business, tra cui anche in Italia, ha riservato un bonus di 1000 euro.
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