La Cisl, insieme agli altri sindacati confederali, ha annunciato uno sciopero dei lavoratori di Eurospin, catena di discount diffusa in tutta Italia, a causa delle pessime condizioni di lavoro.
La Cisl di Bergamo ha denunciato lo sfruttamento a cui sarebbero sottoposti i lavoratori di Eurospin.
La catena di supermercati che ha nella provincia lombarda oltre 150 dipendenti, sottoporrebbe i lavoratori a turni massacranti, mansioni improprie e compensi inadatti alla flessibilità che viene loro richiesta. Il sindacato ha quindi minacciato di proclamare uno sciopero nazionale se le cose non miglioreranno.
Eurospin, cosa succede nella bergamsca
Il 13 settembre 2022 la Fisascat Cisl di Bergamo, il sindacato degli addetti al commercio e al turismo, ha denunciato alcuni supposti atteggiamenti vessatori della catena di supermercati Eurospin nei confronti dei propri dipendenti. Le proteste sono il risultato di un’indagine che avrebbe trovato gravi atteggiamenti irrispettosi nei confronti dei lavoratori.
Luca Riva, di Fiscascat Cisl Bergamo, ha commentato la situazione allargando il problema anche al resto della grande distribuzione, e non soltanto alla catena di discount controllata dalla società Spesa Intelligente Spa. Uno degli aspetti più contestati è quello dell’utilizzo improprio dei lavoratori all’interno dei supermercati. Alcuni dipendenti assunti come commerciali sarebbero finiti a fare le pulizie negli stabili che ospitano i supermercati e persino nei parcheggi.
Altro problema rilevato dai sindacati sono in turni massacranti cui i lavoratori sarebbero sottoposti, soprattutto per quanto riguarda il lavoro nel fine settimana. Questa disponibilità e flessibilità, che sono richieste da contratto, non vengono secondo i sindacati adeguatamente ricompensate da Spesa Intelligente Spa. Questo nonostante gli stessi rappresentanti dei lavoratori abbiano più volte sottolineato la problematica negli incontri avuti con i dirigenti
La mobilitazione nazionale e #EurospinZeroDiritti
Eurospin e Spesa Intelligente Spa, denuncia il sindacato, sono rimasti sordi alle richieste dei lavoratori. I dipendenti non avrebbero ottenuto né rassicurazioni né tantomeno miglioramenti della propria condizione. Per questa ragione la Cisl, insieme agli altri sindacati confederati, ha lanciato una campagna di sensibilizzazione sui social all’hashtag #EurospinZeroDiritti.
La campagna è servita anche a minacciare una mobilitazione nazionale. Se le condizioni dei lavoratori della catena di discount non dovessero cambiare in fretta, l’unica soluzione sarebbe uno sciopero su scala nazionale in tutti i punti vendita.
Sempre secondo i sindacati poi, non ci sarebbe alcuna scusante economica alla compensazione ritenuta inadatta per i dipendenti. Il segmento della grande distribuzione, in particolare i discount, supermercati a basso prezzo di cui Eurospin fa parte, sarebbero cresciuti moltissimo dall’inizio della pandemia. Questa congiuntura economica favorevole rappresenta un’aggravante nel trattamento dei lavoratori da parte dell’azienda.
I sindacati tengono poi a sottolineare che il ricorso allo sciopero nazionale non è che una soluzione a cui l’atteggiamento di Spesa Intelligente Spa li avrebbe costretti. I rappresentanti dei lavoratori avrebbero proposto più volte soluzioni all’azienda, senza però ottenere alcuna risposta in sede di trattative. Per questa ragione la mobilitazione a livello nazionale sarebbe quindi l’unica opzione rimasta per far valere i diritti dei lavoratori di Eurospin e dell’intero comparto.