La Juventus sta passando un pessimo periodo. Dopo la sconfitta in Champions League con il Benfica e quella in campionato con il Monza, in molti chiedono l’esonero di Massimiliano Allegri, l’allenatore dei bianconeri. Ma quanto costerebbe alla Juventus un’operazione del genere?
La Juventus ha perso contro il Monza, ultimo in classifica a zero punti e che aveva appena cambiato allenatore.
La partita, condizionata anche dall’espulsione al 40′ del primo tempo dell’attaccante Angel Di Maria, faro del gioco della squadra, ha certificato la crisi dei bianconeri. In mancanza di gioco e di risultati, spesso le società cambiano allenatore, sia per dare nuove idee sia per scuotere i giocatori. Ma nel caso di Allegri non è così semplice.
Difficilmente gli allenatori di calcio vengono licenziati. Quantomeno quasi mai per i risultati del loro lavoro. Eppure i tifosi sanno che spesso un allenatore può prendere il posto di un altro a stagione in corso. È quello che molti tifosi della Juventus sperano possa succedere con Massimiliano Allegri, ritenuto responsabile della crisi della squadra bianconera in questo inizio di stagione.
Ma se gli allenatori non vengono licenziati, cosa succede quando gli viene tolta la guida della squadra. Si parla di solito di esonero, e c’è una sostanziale differenza per le parti coinvolte rispetto al licenziamento. Quando un allenatore viene esonerato, la società gli toglie semplicemente gli obblighi contrattuali che ha verso la società stessa.
Questo significa che la parte del contratto che lo obbliga a presentarsi agli allenamenti, alle partite, e a fare tutto quello che un allenatore deve fare, non è più valida. Di fatto la società rinuncia alla parte che la avvantaggia nel contratto, ma tutto il resto rimane in vigore. Tra le altre cose quindi, l’allenatore continuerà ad essere pagato, pur non lavorando più. Per questo quando si parla di esoneri, bisogna anche considerare i costi.
L’amministratore delegato della Juventus Maurizio Arrivabene, rispondendo ad un tifoso che gli ha chiesto di esonerare Allegri, ha ribattuto chiedendo se sarebbe stato proprio il tifoso a pagare il prossimo allenatore. Questa battuta già dimostra quanto l’esonero del tecnico livornese possa pesare sulle casse della società bianconera. Lo stipendio di Allegri è infatti molto alto, e la Juventus in caso di esonero si troverebbe a pagarlo pur dovendo mettere sotto contratto un altro allenatore.
Allegri ha firmato l’anno scorso con la Juventus un contratto di quattro anni, a nove milioni netti a stagione. La seconda stagione del ritorno di Allegri alla Juventus è appena cominciata, e questo significa che allegri deve ancora ricevere circa 25 milioni di euro dalla società torinese. Ma questo non tiene conto delle tasse che la Juventus deve pagare su questo stipendio.
Su cifre così alte il nostro sistema di tassazione è molto severo, data la sua natura progressiva. Significa che più un dipendente guadagna, più dovrà pagare di tasse in percentuale sul suo stipendio. Per il mondo del calcio di solito questo si traduce nel valutare il lordo circa il doppio del netto. Per dare ad Allegri quei 25 milioni che gli spettano da contratto, la Juventus dovrà quindi darne altrettanti allo stato, per un totale di 50 milioni.
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