La cosiddetta Legge 104 garantisce a lavoratori disabili e persone che assistono parenti disabili alcuni vantaggi, tra cui anche dei permessi dal lavoro.
I permessi della Legge 104 hanno subito una modifica profonda con una norma che ha modificato la legge il 13 agosto 2022.
Grazie a questa norma è stata abolita l’unicità del referente, quindi i vantaggi della legge potranno essere divisi tra più persone che assistono il disabile. Questo include anche i permessi dal lavoro, ma come funziona la legge in caso di permessi non fruiti? Sono cumulabili per i mesi successivi?
Legge 104, le novità sui permessi
Quella a cui ci si riferisce comunemente come Legge 104 si chiama in realtà legge 5 febbraio 1992, n. 104 legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate, ed aiuta i parenti di persone disabili in vari modi. Ci sono vantaggi economici e fiscali, con l’esenzione dal pagamento di alcune tasse, come ad esempio il bollo auto.
Quello più conosciuto è la possibilità di assentarsi dal lavoro tramite permessi retribuiti per tre giorni lavorativi al mese, frazionabili anche in permessi orari. Questo concede al lavoratore disabile o a chi assiste un disabile di fare esami e procedure necessarie al trattamento della disabilità, o di accompagnare ad esse un proprio parente.
Infatti possono fruire di questi permessi, oltre ovviamente ai lavoratori disabili, i coniugi o il partner unito civilmente, e tutti i parenti fino al secondo grado di parentela. Dal 13 agosto 2022 è stata introdotta una importantissima novità sui permessi. È stato infatti rimosso il referente unico per i vantaggi della legge 104. Questi significa che ora più di una persona può utilizzare i privilegi dati da questa legge. Ad esempio una coppia con un figlio disabile potrà ripartire i permessi di lavoro tra i due coniugi.
I permessi non sfruttati sono cumulabili?
Ma se durante un mese non si utilizzano tutte le ore di permesso concesse dalla Legge 104, è possibile utilizzarli il mese successivo? Purtroppo no, e questo rientra in una serie di restrizioni legate a questi permessi, che la legge mette in atto per evitare eventuali abusi dei vantaggi concessi a chi assiste una persona disabile.
Non tutti infatti possono ottenere i permessi dal lavoro che la Legge 104 concede. Ad esempio se un lavoratore ha un familiare ricoverato per determinati periodi in una struttura ospedaliera per lunghe degenze, non potrà usufruire dei permessi dal lavoro. In caso invece la struttura che si occupa del malato non fornisse una assistenza continuativa, il lavoratore potrebbe ottenere i permessi. In questo caso però dovrebbe consegnare una della struttura stessa al proprio datore di lavoro, per attestare la necessità dei permessi.