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Il nuovo piano anti spreco energetico del governo prevede un nuovo bonus per i dipendenti: ecco chi ne ha diritto

Published by
Miriam Petricciuolo

Arrivano nuovi premi e bonus per i dipendenti e gli uffici pubblici. Sono stati annunciati dal documento “Dieci azioni per il risparmio energetico e l’uso intelligente e razionale dell’energia nella Pubblica Amministrazione”.

All’interno del documento vi saranno non solo nuove regole sui consumi energetici della PA e relativi controlli da effettuare, ma anche premi e incentivi da destinare ai dipendenti e gli uffici più meritevoli. Questa è forse la parte che interessa di più, in quanto contenente numerosi vantaggi per chi lavora all’interno delle PA. Vedremo con attenzione i diversi aspetti del testo e quali sono i bonus previsti.

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Obiettivi e destinatari del piano antisprechi

Il piano è stato condiviso dal Dipartimento della Funzione pubblica con il Ministero per la Transizione Ecologica, che ne dà notizia anche sul relativo sito. Come fa intuire il suo nome, il piano si compone di dieci azioni riguardanti il settore pubblico. Tramite il documento, il Governo ha confermato gli obiettivi mirati alla decarbonizzazione entro il 2030, volta a ottenere l’indipendenza energetica nel nostro paese. Al momento rimaniamo infatti troppo dipendenti dalla Russia e il suo gas.

Allo scopo di dare l’esempio, il documento chiede alla PA di agire in tal senso, adottando le misure anti sprechi energetici proposte. Tra queste troviamo:

  • Riduzione del riscaldamento se non necessario.
  • Impostare efficacemente timer e termostati.

Oltre a dare il buon esempio in prima linea, il documento si rivolge alla PA in quanto essa coinvolge 3,2 milioni di dipendenti, distribuiti nei 32 mila enti e 1,2 milioni di edifici. Essendo un settore tanto vasto, la sua azione in termini di risparmio energetico avrebbe un impatto notevole.

Pubbliche Amministrazioni e spreco energetico

Le azioni che le PA sono chiamate a svolgere inizieranno da quest’inverno. Si tratta quindi di misure da attuare nell’immediato, in un periodo storico non facile, a causa delle tensioni presenti sia nel nostro paese che all’esterno, con la guerra in Ucraina. Perlomeno, con il discorso della crisi energetica sul tavolo, verrà considerato anche quello legato al cambiamento climatico.

Per contribuire, le PA sono coinvolte prima di tutto a vigilare, affinché le regole del piano siano attuate dai vari uffici e dipendenti. Vi saranno poi corsi di formazione e campagne di sensibilizzazione con incentivi e premi destinati a coloro che rispetteranno le regole. Per quest’ultimo punto, saranno previste diverse tipologie di formazione per dipendenti e dirigenti. Inoltre, vi saranno collaborazioni, rinnovo di impianti, incentivi delle comunità energetiche, incentivi e premi per dipendenti pubblici e PA che usino efficientemente l’energia.

Addirittura, verranno inserite specifiche indicazioni a tema risparmio energetico, nel Codice di comportamento dei dipendenti pubblici. Tutti coloro che fanno parte delle PA sono chiamati a impegnarsi in tal senso, contribuendo a un corretto uso delle energie.

Come cambieranno i bonus dopo le elezioni?

Il futuro Governo non potrà evitare temi quali caro bollette e risparmio energetico. Sarà necessario affrontare la questione degli aumenti dei costi e attivarsi per trovare nuove modalità di produzione energetica. Consci di tutto questo, i partiti in lista hanno già esposto nei programmi elettorali la loro posizione al riguardo, insistendo sulle modalità di intervento che intendono attuare in caso di vincita.

Il documento, come già detto, contiene sia il tema dei controlli che quello dei bonus. Per quanto riguarda le regole e i controlli richiesti alle PA, il Ministero della Pubblica Amministrazione, il Dipartimento della Funzione pubblica e Formez PA provvederanno a diffondere una comunicazione che invita le PA a a fare riferimento a quanto pubblicato da ENEA qui. La pubblicazione contiene linee guida su verifiche, controlli e misurazioni in grado di individuare gli uffici e i dipendenti a cui destinare bonus e incentivi. In più, al suo interno, si trovano indicazioni sugli apparecchi più adatti al rispetto energetico (classe A, per esempio), una lista di buone abitudini, la gestione di luci, ascensori, carta e inchiostro. Pian piano il documento verrà aggiornato, toccando anche questioni come gli orari in cui si potranno accendere i termosifoni e a quali temperature.

Per quanto riguarda le premialità destinate agli uffici più efficienti, non si hanno molte notizie, se non qualche promessa relativo all’aumento degli stipendi da parte dei vari partiti candidati alle elezioni. Bisognerà comunque attendere.

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Miriam Petricciuolo

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