Chi effettua consegna a domicilio spesso riceve paghe misere. Oggi scopriremo quali sono i guadagni di un rider e il contratto collettivo di riferimento.
Da diversi anni si è diffusa l’abitudine di effettuare acquisti online, che vengono poi consegnati direttamente a domicilio. Con la pandemia, poi, si è registrata una vera e propria impennata di acquisti online e di consegne a domicilio.
Così, da qualche anno, per le strade delle nostre città si vedono sfrecciare rider in sella alle loro bici o su monopattini elettrici. Li riconosci dai borsoni caricati sulle spalle che, quasi sempre, riportano il nome della società per le quali lavorano.
Diverse trasmissioni televisive hanno sollevato il problema della sicurezza di questa categoria di lavoratori, che, talvolta, sono oggetto di scherno o rapine.
Ad oggi il rider ha permesso a decine di disoccupati, anche in età avanzata, di ottenere un guadagno. Ma quali sono i reali guadagni di un rider?
Nel 2020 è stato siglato per la prima volta un contratto collettivo nazionale, che disciplina il rapporto di lavoro dei rider. Nel contratto è chiaramente indicato il compenso orario del ciclofattorino.
Il ruolo del Rider si è ampiamente diffuso negli ultimi anni, facendo registrare una crescita esponenziale di ristoranti che scelgono di affidarsi al Digital Food Delivery. Grazie a quest’opportunità digitale è, infatti, possibile allargare il proprio bacino di clienti.
Generalmente, il driver è un fattorino che si sposta con un mezzo di trasporto proprio, portando a casa dei clienti cibo o altri articoli ordinati online.
Per svolgere la propria mansione, il Rider si avvale di piattaforme e applicativi web che permettono di ricevere l’ordine e di effettuare la consegna.
Per ogni consegna effettuata il fattorino riceverà un compenso economico. Ma con l’approvazione di un contratto collettivo nazionale è stato possibile regolarizzare questo lavoro, offrendo maggiori tutele ai lavoratori.
Con l’approvazione del CCNL rider è stata prevista una copertura assicurativa obbligatoria Inail, in caso di infortuni sul lavoro e di malattie professionali. Inoltre, attualmente è previsto l’obbligo di rispetto delle regole in tema di sicurezza sul lavoro.
Ovviamente uno degli aspetti più interessanti riguarda quello retributivo. Grazie ad un accordo tra le parti, finalmente è stato possibile individuare un compenso proporzionato.
Attualmente il compenso minimo orario garantito ai rider è di 10 euro lordi all’ora. Il CCNL di ciclofattorino prevede anche un’indennità integrativa per le prestazioni di lavoro compiuto durante le ore notturne, in condizioni metereologiche avverse o nei giorni festivi.
L’integrazione prevede una maggiorazione del 10% della retribuzione, nel caso in cui si verifichi una sola delle circostanze sopracitate. Se, invece, si verificano due circostanze, l’indennità integrativa è pari al 15%. Se si verificano tutte e tre le ipotesi contemporaneamente, l’integrità sale al 20%.
I Rider hanno anche diritto ad un premio, se compiono oltre 2000 consegne in un anno solare. Il premio in questione prevede l’erogazione di un bonus del valore di €600 e ha lo scopo di incentivare i fattorini a svolgere con maggiore rapidità le consegne.
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