L’aumento dei tassi di interessi ha spinto i costi dei conti corrente a nuovi picchi. Dopo anni di stagnazione, Altroconsumo ha rilevato aumenti molto importanti, che possono portare il prezzo di un conto corrente a salire di cifre che raggiungono i 200 euro all’anno.
Il costo di un conto corrente dipende da diversi parametri, ma l’aumento del costo del denaro è tra i più rilevanti.
Con l’aumento dei tassi di interesse stanno aumentando anche il costo del conto corrente. Esistono però diversi modi per limitare questi aumenti, con diverse offerte rivolte a famiglie, giovani e pensionati con conti correnti a loro dedicati.
Quanto costa un conto corrente
Altrconsumo per il Corriere della Sera ha eseguito una ricerca su quanto siano aumentati i costi di mantenimento dei conti correnti nell’ultimo anno. La prima differenza che si nota è quella tra conti tradizionali e conti online. Un conto corrente tradizionale, aperto in filiale, ha aumentato i suoi costi seguendo quasi perfettamente l’inflazione, con un +6,7%. Al contrario, in conti online sono cresciuti soltanto del 1,75%.
Quasi tutti i conti tradizionali più utilizzati, nelle banche che hanno la maggior fetta di mercato in Italia, hanno visto aumenti annui attorno ai trenta o quaranta euro. Il record di prezzo secondo Altroconsumo lo fa Unicredit, che paradossalmente è tra le banche che ha aumentato meno i costi.
Le soluzioni per risparmiare
Come per moltissimi altri prodotti, esiste un modo per risparmiare anche sui conti corrente. Spesso però si deve far parte di qualche categoria che le banche decidono di privilegiare, come i giovani, i pensionati o le famiglie. Bisogna però stare attenti a quello che si sceglie, perché alcuni conti sono aumentati più della media, mentre altri sono rimasti invariati.
Ad esempio i conti tradizionali per i pensionati, rileva Altroconsumo, sono aumentati del 7%, una frazione in più degli aumenti della media dei conti corrente. D’altro canto invece i conti online per percettori della pensione sono rimasti stabili. Conviene quindi ai più anziani puntare a quest’ultimi, anche se spesso per le persone di età più avanzata è difficile affidarsi completamente ad un conto digitale, dato il rapporto non sempre confidenziale con la tecnologia.
I conti per famiglie invece seguono una strada diversa. In entrambi i casi, tradizionale e online, i costi sono cresciuti, ma meno della media. Solo il 6% per i conti tradizionali e lo 0,7% per quelli online. Il risparmio maggiore sta anche questa volta su internet, con un punto percentuale in meno della media contro lo 0,7% dei conti tradizionali. Se la passano peggio invece i giovani, che trovano i conti correnti tradizionali aumentati del 7%, lo 0,3 in più della media, e quelli online di ben il 4%.