Molte famiglie italiane, vista la situazione economica sono costretti a chiedere un prestito per finanziare le spese inaspettate.
Sempre più famiglie italiane si trovano in difficoltà a gestire le spese inaspettate.
I rincari degli ultimi mesi hanno inciso parecchio e i soldi a fine mese non bastano mai. Ecco che l’unica soluzione è quella dell’accesso al credito e fare dei prestiti personali. Per richiederli, le modalità sono sostanzialmente due. Da un lato abbiamo il prestito, con l’accredito della somma richiesta sull’iban indicato. In questo caso, la rata potrà essere rimborsa mediante bollettino oppure con le rate che vengono pagate direttamente sul conto corrente del richiedente. L’alternativa è la cessione del quinto, che alle volte può essere anche più conveniente.
La cessione del quinto è una forma di accesso al credito, probabilmente meno conosciuta rispetto al prestito personale. Come si evince dal nome, si potrà richiedere una rata massima che equivale al quinto dello stipendio o della pensione. Si tratta sempre di un prestito, che viene però rimborsato direttamente sulla busta paga. Possono richiederla i dipendenti statali, quelli delle grandi aziende e i pensionati. Per verificare se la propria azienda rientra in quelle che permetto di accedere alla cessione del quinto è sufficiente recarsi in banca. Potranno fare un censimento, per verificare se l’azienda è assumibile oppure no.
I vantaggi nel richiederla sono due. Il primo è che si può risparmiare sul tasso di interesse. Il richiedente, potrebbe riuscire ad avere sicuramente un Tan migliore. In quanto, le banche spingono per fare le cessioni del quinto, poiché si tratta di un credito maggiormente tutelato. Come detto, le rate sono trattenute in busta paga, quindi ci sarà la sicurezza che saranno regolarmente rimborsate. Il secondo è che anche i cattivi pagatori potranno richiederla. Infatti, le garanzia sono date dall’azienda per cui si lavora. Quindi, anche chi in passato non è riuscito a coprire le rate di un finanziamento potrà accedere alla cessione del quinto.
Un altro vantaggio è legato alla durata del finanziamento. La cessione del quinto, tendenzialmente, viene richiesta per una durata di 120 mesi, ossia 10 anni. Che è la durata massima per questa tipologia di operazioni. Inoltre, una volta rimborsato il 40% del piano di ammortamento, questa potrà essere rinnovata. Si potrà allungare la durata di nuovo a 10 anni e recuperare della nuova liquidità. Infine, laddove si necessità di una liquidità maggiore, può essere richiesta una trattenuta aggiuntiva sul salario percepito. Si chiama della delega di pagamento. In questo caso, laddove l’azienda lo permette, si potranno avere due trattenute mensili.
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