Al vaglio del nuovo governo ci sarà anche la possibilità di garantire una sanatoria per tutti i contribuenti.
In campagna elettorale ne aveva già parlato, ora che è stata la più votata Giorgia Meloni dovrà trovare una soluzione per le cartelle esattoriali.
Si parla di un maxi condono, per aiutare gli italiani a saldare i debiti con il fisco. Un intervento che si andrebbe ad inserirsi nella riforma fiscale voluta dalla destra. Questa dovrebbe prevedere uno sconto sulle tasse non versate almeno dell’80%.
In cosa consiste il condono fiscale proposto dalla destra
Il condono fiscale voluto dalla destra prevede una sanatoria delle cartelle esattoriali per gli importi compresi tra mille e tre mila euro. Come detto, lo sconto dovrebbe essere dell’80%, con il contribuente che dovrà versare solo il restante 20%. Per le somme maggiori si potrebbe prevedere un pagamento dilazionato, con una maggiorazione del 5%. Quindi, senza l’aggiunta di sanzioni si potrebbe dilazionare il pagamento in 10 anni. Ovviamente, si tratta di una misura che deve essere ancora ben definita. I nodi da scogliere sono ancora parecchi. Bisogna trovare le risorse, capire cosa succede in Europa e sapere quali saranno i protagonisti del prossimo governo.
Cosa succederà in caso di saldo e stralcio delle cartelle esattoriali
Per quanto riguarda il saldo e stralcio delle cartelle, la Meloni e il centrodestra propongono la cancellazione definitiva del debito per gli importi inferiori a mille euro. La procedura di saldo e stralcio è già prevista grazie alla legge n.145 del 2018. Questa però prevede solo la riduzione delle somme da dare al fisco per comprovate difficoltà economiche. Inoltre, all’interno dei provvedimenti emanati per fronteggiare l’emergenza covid 19 sono stati prorogati i termini per regolarizzare la posizione con il fisco. Con il decreto sostegni ter sono stati modificati i termini. Il 30 aprile 2022 scadono quelli per le rate dell’anno 2020 mentre il 31 luglio del 2022 è il termine ultimo per saldare le rate del 2021.
Cosa succede se il pagamento avviene dopo il termine di scadenza
Laddove le somme previste sono state pagate al fisco oltre i termini, magari in maniera parziale, si perderà la possibilità di usufruire dell’agevolazioni. In questo modo, i versamenti effettuati saranno da considerarsi solo come acconto. Seppur, i contribuenti decaduti dalla possibilità di usufruire del saldo e stralcio, potranno comunque richiedere di rateizzare le somme ancora dovute al fisco.