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Un inverno senza gas? Finalmente arriva una buona notizia: l’accordo del governo sorprende tutti

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Marco Infanti

Il nostro paese ha stretto un importante accordo che potrebbe permetterci di passare un inverno tranquillo. Vediamo nel dettaglio cos’è è successo. 

Il conflitto in Ucraina sta cambiando per sempre il destino dell’occidente, in primo luogo per lo scontro che si è venuto a creare con la Russia.

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La decisione di Vladimir di Putin di invadere la nazione guidata da Zelensky ha infatti segnato un punto di non ritorno nei rapporti tra il Cremlino, Usa ed Europa. 

Perché la dipendenza dal gas russo è un problema di difficile risoluzione per il vecchio continente

Dopo pochi giorni dall’inizio del conflitto, era ad esempio già chiaro come questa fosse subito diventata una guerra tra la Russia e l’Occidente, e le recenti minacce atomiche nel giorno in cui Putin ha annunciato la mobilitazione parziale dell’esercito, ne sono la prova più eclatante. Non ci è voluto molto poi affinché questa, quantomeno per il vecchio continente, si configurasse anche come una vera e propria guerra del gas. L’Unione Europea ha infatti scelto di andare allo scontro con Putin, nonostante Mosca in questi anni abbia contribuito in modo decisivo a rifornire le nazioni europee di gas.

Persino gli stati più avanzati e influenti in Europa come la Germania hanno una dipendenza sulle forniture energetiche che rimpiazzare nel breve termine è semplicemente impossibile. E adesso il sabotaggio del North Stream di alcuni giorni fa, potrebbe far precipitare in modo definitivo la situazione. 

Un inverno senza gas in Italia? No, finalmente arriva una buona notizia: cosa sta succedendo

Una buona notizia però esiste, in quanto il nostro paese è riuscito a raggiungere l’obiettivo di riempire fino al 90 per cento gli stoccaggi di gas nazionali. Un target raggiunto addirittura in anticipo rispetto alle previsioni iniziali. La notizia è stata commentata negli ultimi giorni dal Ministro per la Transizione Energetica Roberto Cingolani: “Un traguardo reso possibile dall’intenso lavoro portato avanti dal governo in questi mesi, grazie anche a Snam e al supporto di Gse e Arera. Tale risultato ci consente di puntare verso un obiettivo ancora più ambizioso, al quale lavoreremo nelle prossime settimane, volto a raggiungere il 92-93% di riempimento degli stoccaggi, così da garantire maggior flessibilità in caso di picchi sui consumi invernali”.

Sbaglia però chi pensa che aver raggiunto questo importante obiettivo, allontani lo spettro di possibili razionamenti energetici in inverno. Aver riempito infatti le nostre riserve di stoccaggio consente al massimo all’Italia di poter tirare un sospiro di sollievi fino al mese di febbraio, come stanno sostenendo in queste settimane tanti analisti internazionali. 

Ecco quanto dureranno le scorte di gas per l’inverno che l’Italia ha accumulato

Ma è anche vero che il clima a partire da Marzo dovrebbe essere più mite, per cui il popolo italiano potrebbe ritrovarsi a trascorrere l’inverno senza particolari preoccupazioni per quanto riguarda i riscaldamenti. Naturalmente questo discorso vale esclusivamente per la disponibilità di energia che il nostro paese può assicurare ai consumatori. Altro discorso è invece il tema dei rincari: i prezzi non smettono di salire e bisognerà vedere quanti avranno a gennaio la possibilità economica di riscaldarsi senza cadere in rovina. 

Gas, in cosa consiste l’importantissimo accordo siglato da Eni in Algeria

C’è però un’altra buona notizia sul fronte del gas, e arriva direttamente da Enel. È stato infatti siglato un importantissimo accordo con la Sonatrach, la compagnia di stato petrolifera dell’Algeria, in un percorso diplomatico che era stato iniziato dall’ormai ex Ministro per gli esteri Luigi Di Maio. Un intesa che ha permesso di mettere nero su bianco delle forntiure addizionali di gas previste già per il 2022. Lo scopo naturalmente è quello di cercare di mettere fine alla dipendenza dal gas russo il prima possibile.

In tal senso, L’Eni ha fatto una previsione ben precisa: sarà possibile “liberarsi” delle forniture energetiche da Mosca nel 2024, come ha spiegato di recente al Sole24Ore l’amministratore delegato del gruppo De Scalzi. 

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