Le famiglie italiane, già alle prese con i numerosi rincari dell’ultimo periodo, stanno cercando delle soluzioni alternative.
Molte famiglie hanno già subito gli effetti degli aumenti sul costo dell’energia elettrica. Negli ulitmi mesi, il costo delle bollette è schizzato alle stelle.
Ora si pensa all’inverno, con l’utilizzo del riscaldamento che dovrebbe far salire ancora di più il costo delle utenze domestiche. Una stangata che però si può evitare, proprio se si inizia a pensare sin da subito a come ottimizzare il riscaldamento nella propria abitazione. Ovviamente, lo si può fare quando il riscaldamento è autonomo. Che stando ai dati Istat, oggi è utilizzato dal 65% delle famiglie italiane.
Alcune soluzioni per avere una casa calda e una bolletta più leggera
Partiamo da un presupposto: chi possiede un impianto di riscaldamento autonomo sa bene che è molto importante effettuare dei controlli periodici. La manutenzione è determinante, questa permetterà di avere un impianto efficiente e di risparmiare sulla bolletta dell’energia elettrica. Altra soluzione può essere la sostituzione e l’istallazione del nuovo impianto. Una cosa che a prima impressione potrebbe sembrare costosa, ma che in realtà grazie all’utilizzo di bonus e di agevolazioni fiscali verrà a costare quasi nulla. Ad esempio può essere utile acquistare una nuova caldaia a metano o a gpl, dei caminetti o delle stufe a legna e a pellet. Ovviamente, senza poter sfruttare gli incentivi messi a disposizione dallo Stato la sostituzione sicuramente costerà molto di più. Seppur, in ogni caso ci sarà un risparmio nel lungo periodo.
Quanto costa mantenere un riscaldamento autonomo
Attualmente, mantenere un riscaldamento autonomo costa sui 30 euro – 50 euro al mese, quando si tratta di un appartamento di medie dimensioni e dai consumi contenuti. Quando si parla di villette o appartementi più grandi, allora il discorso cambia. In questo caso, si va dai 60 centesimi ai 2 euro per un ora di energia consumata. Di conseguenza, il costo andreebbe da un minimo di 25 euro ad un massimo di 70 euro. In autunno e soprattutto in inverno, dove l’utilizzo è molto più alto rispetto alle due ore, i consumi sono molto più alti. Basta pensare che con un utilizzo giornaliero di 6 ore, il costo salirà tra i 160 euro ai 360 euro. Questo senza contare gli attuali costi dell’energia elettrica, che porterebbero questa spesa a cifre ancora più alte. Ecco perché pensare a delle soluzioni alternative, a dei piccoli trucchi potrebbe essere l’unico modo per risparmiare.