Il 90% dei marchi di pasta venduti al supermercato contengono pesticidi, solo un noto marchio si salva secondo i recenti test.
Siamo diventati ormai sempre più esigenti, specie in tema di cibo. Giustamente, poniamo sempre più attenzione ai cibi che introduciamo nel nostro corpo, desiderando che essi siano gustosi ma anche salutari. In Italia, inutile dirlo, l’alimento più consumato rimane la pasta, oggetto di interessanti test. Da questi ultimi, risulta che solo un marchio di pasta non utilizza pesticidi o altre sostanze, scopriamo quale.
Pasta e pesticidi, qual è la situazione
Sempre più persone sono preoccupate sull’uso di pesticidi e altre sostanze chimiche in agricoltura. Questi elementi, entrando in contatto col cibo coltivato, arrivano fino a noi nel momento della consumazione. Non è una preoccupazione sciocca, anzi, nessuno vuole consumare prodotti contenenti residui di pesticidi.
L’unica tipologia di pasta che non presenta questo rischio è quella derivante agricoltura biologica, che sfrutta la naturale fertilità del suolo, garantendo biodiversità, il naturale equilibrio del suono e prodotti sani sia per l’ambiente che per il nostro organismo.
Il problema che molti lamentano riguardo i prodotti biologici, non solo la pasta, è il costo troppo elevato, che molte famiglie non possono permettersi, specie in un momento di crisi e inflazione come quello che stiamo vivendo. Quando si tratta di fare una scelta tra un prodotto costoso ma sano e uno meno sano ma più economico, è facile optare per il secondo. I prezzi dei beni lievitano quotidianamente e molti preferiscono risparmiare, che spendere troppo.
Vi è però una soluzione: un marchio italiano economico non utilizza pesticidi o almeno così sembrerebbe dai test effettuati, che non hanno riscontrato residui nelle tipologie di pasta analizzate.
I risultati del test
Uno dei pesticidi più utilizzato è il glifosato. La Legge non ne ha ancora vietato l’uso, stabilendo solo dei limiti di utilizzo che ogni azienda produttrice deve rispettare. Naturalmente, per garantire il rispetto di tale limite, le autorità in materia effettuano dei precisi controlli, tutelando così la salute dei consumatori.
La rivista svizzera K-Tipp ha condotto un test volto a ricercare la presenza di glifosato in 18 marchi di pasta, presenti in Italia ed Europa. Di questi 18 marchi, 13 utilizzavano farina di grano duro, mentre 5 grano derivante da agricoltura biologica.
Ovviamente, le paste biologiche non hanno presentato traccia di pesticidi, mentre per le restanti tipologie, solo due tipologie di pasta Barilla hanno superato il test: gli spaghettoni e le penne rigate integrali. Un altro punto a favore della Barilla è l’inutilizzo dell’insetticida Pirimifos, dannosa per animali e uomini.