Il Corriere della Sera e IlMeteo.it hanno realizzato un nuovo indice di vivibilità climatica per i capoluoghi di provincia italiani. Tredici parametri valutano il clima e l’impatto che il riscaldamento globale ha avuto sulle città del nostro paese.
Stilata quindi una classifica con i migliori e i peggiori luoghi in cui vivere dal punto di vista climatico.
La classifica si concentra su alcuni parametri specifici. Si va dai giorni di pioggia, alla nuvolosità, alle ondate di calore, fino al numero di notti tropicali. Si distinguono le città liguri, male Milano e Roma.
Per stabilire quali siano le migliori città in cui vivere dal punto di vista climatico, Il Corriere della Sera e IlMeteo.it hanno scelto tredici parametri diversi. calore, notti tropicali, ore di sole, ondate di caldo, escursione termica, giorni freddi, nebbia, nuvolosità diurna, comfort per umidità, raffiche divento, brezza estiva, giornate di pioggia, precipitazioni intense.
Ogni città viene valutata secondo tutti i parametri. Ad ogni risultato viene assegnato un punteggio in funzione di quanto contribuisca alla vivibilità della città dal punto di vista climatico. Sommando i punteggi si arriva alla valutazione complessiva seguendo la quale si stila la classifica finale.
Al quinto posto della classifica troviamo Ancona, che deve il suo piazzamento al basso calore e alla migliore escursione termica d’Italia, ma soffre per vento e nottate roventi. Segue Catanzaro, grazie ad un ottimo indice di umidità. Sul podio Massa, con valori ottimi ovunque tranne per la piovosità.
Seconda e prima sono Savona e Imperia. Le due città liguri, rispettivamente seconda e prima, con la prima ad essere la città più equilibrata delle migliori: nessun risultato sotto al 55° posto. Imperia invece soffre pessimo piazzamento per raffiche di vento, 105° posto, quasi ultima, ma ha eccellenti risultati in tutti gli altri parametri scelti dallo studio.
Le ultime classificate aprono con Oristano al quintultimo posto. La città sarda soffre per indice di calore, escursione termica, nebbia, raffiche di vento e umidità. Seguono Reggio Emilia e Parma, quartultima e terzultima. Entrambe fanno registrare pessimi risultati in quasi tutti i parametri. Si salva Parma con un indice di pioggia e di precipitazioni intense migliore, ma pessimi risultati per nebbia, nuvolosità e umidità.
Al penultimo posto troviamo Salerno, che si difende bene per giorni freddi, escursione termica e giornate soleggiate, ma ha risultati disastrosi in ondate di calore, indice di temperatura e piogge. Infondo alla classifica c’è infine Cremona. La città padana totalizza punteggi pessimi in tutti i valori relativi al freddo e all’eccessivo caldo, difendendosi con risultati mediocri solo con le precipitazioni.
Le città della Pianura Padana sono quasi tutte in difficoltà in questa classifica, e Milano non fa eccezione. Negli ultimi anni la temperatura del capoluogo lombardo si è alzata in media di 1,2 gradi. Nonostante questo sono i valori invernali a penalizzarla in classifica. La città è fredda, piovosa e nuvolosa, con pochi giorni di sole all’anno rispetto alle altre e una ventilazione mediocre. Bene invece per le nottate tropicali e le ondate di calore.
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