La decisione della compagnia petrolifera russa rischia di avere conseguenze devastanti per il nostro paese. Vediamo nel dettaglio cosa dice la nuova lettera che Gazprom ha deciso di inviare ad Eni.
La situazione sul fronte del gas si fa sempre più difficile nel nostro paese. E sbaglia ad esempio chi esulta per il semplice fatto che siamo riusciti a riempire gli stoccaggi nazionali, raggiungendo l’obiettivo del 90 per cento.
Non si tratta di una mossa che mette il nostro paese al sicuro dall’inverno, in quanto queste scorte, come ha spiegato nei giorni scorsi anche il ministro per la transizione ecologica Roberto Cingolani, si esauriranno già a fine febbraio.
E adesso arriva un’altra notizia che rischia di rivelarsi una vera e propria mazzata per il nostro paese. La Gazprom ha infatti annunciato che non riuscirà più a inviare gas all’Italia. Il motivo lo si può leggere nel comunicato pubblicato da Eni, destinatario della lettera inviata dalla compagnia russa: “Gazprom ha comunicato che non è in grado di confermare i volumi di gas richiesti per oggi, considerato che non è possibile fornire gas attraverso l’Austria”.
Quindi la Gazprom ha informato Eni che i flussi riprenderanno non appena queste criticità verranno sistemate, e che vi sarà premura di aggiornare la compagnia italiana in merito ai nuovi sviluppi. Al contempo però è la stessa Eni a spiegare che qualcosa non quadra nella spigata fornita dal colosso russo sullo stop alle forniture.
Un suo portavoce ha infatti dichiarato ai giornalisti che “ci risulta però che l’Austria stia continuando a ricevere gas al punto di consegna al confine Slovacchia/Austria. Stiamo lavorando per verificare con Gazprom se sia possibile riattivare i flussi verso l’Italia”. Dal canto suo anche Gaprom ha provato a fornire la sua versione, in un messaggio pubblicato sul canale Telegram: “il trasporto di gas nell’ambito dei contratti di Gazprom Export LLC attraverso il territorio dell’Austria è stato sospeso a causa del rifiuto dell’operatore austriaco di confermare le nomine di trasporto. Il motivo è legato ai cambiamenti normativi avvenuti in Austria alla fine di settembre. Gazprom sta lavorando per risolvere il problema insieme ai buyer italiani”.
Subito dopo sono arrivate le dichiarazioni del governo austriaco, che ha negato qualunque coinvolgimento nei problemi che hanno portato allo stop dei flussi di gas verso il nostro paese. Una notizia di sicuro molto poco rassicurante per l’Italia in vista di un inverno ormai alle porte, anche i livelli si erano già ridotti tantissimi.
In questi giorni infatti, attraverso l’Austria il gas per il nostro continuava a passare regolarmente, ma con quantitativi di dieci volte inferiore rispetto all’anno scorso, e dunque primo dello scoppio del conflitto in Ucraina. Intanto in questi giorni sono entrati ufficialmente in funzione due nuovi gasdotti nel vecchio continente: il nuovo Baltic Pipe che si occupa al momento di trasportare il gas che passa dalla Norvegia alla Polonia, e un nuovo gasdotto appena entrata a regime tra la Grecia e la BUlgaria.
Tutte le nazioni insomma stanno facendo il possibile per attrezzarsi per lo scenario peggiore, ovvero quello in cui Vladimir Putin decida di interrompere completamente le forniture di gas verso tutti questi paesi con cui si sta scontrando in questa guerra delle sanzioni, iniziata subito la scelta del Cremlino di invadere il territorio ucraino.
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