Nonostante i recenti esordi, sono ancora poche le donne che possono arbitrare nei massimi campionati europei.
Maria Sole Ferrari Caputi ha da poco debuttato in Serie A.
Si tratta del primo arbitro donna, chiamata a dirigere un incontro del massimo campionato di calcio in Italia. Un grande passo in avanti in materia di gender equality. Ciò nonostante, gli arbitri donna sono davvero poche. Di recente ci sono stati i debutti in serie B di Maria Marotta, quello in Champions League di Stéphanie Frappart e di Rebecca Welch in Inghilterra con la direzione in Premier League. Ciò nonostante, è necessario fare anche molto lavoro in tal senso. Se è vero, che le federazioni calcistiche non pagano in maniera diversa i direttori di gara, dall’altro lato le difficoltà che incontrano le donne a ricoprire ruoli apicali fanno si che vi sia un forte squilibrio tra i guadagni dei direttori di gara uomini e le donne.
Lo stipendio di un direttore di gara in serie A
Per quanto riguarda le cifre, queste cambiano in base alla categoria in cui si dirigono gli incontri e all’esperienza di ogni arbitro. Ad esempio, un direttore di gara della Serie C guadagna sui 200 euro per ogni partita arbitrata. In serie A, invece si parla di 3.800 euro a partita. A cui si aggiunge un fisso mensile, in base ai numeri di incontri diretti. Si parla di 45.000 euro all’anno per chi ha diretto meno di 25 partite nella massima serie. Salendo fino agli 80 mila euro per gli arbitri di caratura internazionale. A cui si aggiungono i rimborsi spese chilometrici, ad esempio per 300 km di distanza si avrà un rimborso di 800 euro.
Le cifre dei direttori di gara negli altri campionati europei
Per quanto riguarda le cifre corrisposte ai direttori di gara nei campionati europei, l’eccellenza è rappresentata dalla Spagna con quasi 200 mila euro all’anno per gli arbitri più importanti. Seguita dalla Premier League con 81.000 euro all’anno. Cifre ancora più importanti quando si cambia sport e si pensa agli Stati Uniti D’America. Qui un arbitro di MLB arriva a guadagnare anche 425.000 euro all’anno. Addirittura per l’NBA si parla di 525.000 euro all’anno. Cifre davvero importanti, che evidenziano la differenza in volume di affari tra Serie A e NBA.
Quanti saranno gli arbitri donna ai mondiali in Qatar
Nonostante il divario tra uomini e donne nel settore, il movimento femminile nel corso degli anni ha fatto dei passi in avanti importanti. Basti pensare che al prossimo mondiale in programma in Qatar gli ufficiali di gara di sesso femminile saranno sei. Di queste, tre saranno direttori di gara. Si tratta di Salima Mukansanga del Rwanda, di Yoshimi Yamashita del Giappone e la già citata Stéphanie Frapart della Francia. Che rappresenta la punta di diamante del movimento. Già nota per essere la prima donna ad aver diretto un incontro di Ligue 1 e in Champions League.
Le donne arbitro negli altri sport
Anche negli altri sport, dopo anni di lotte, gli arbitri donne stanno reclamando il loro spazio. Ad esempio, i direttori di gara di sesso femminile in NBA oggi sono sei. Quattro nel campionato di Hockey. Dietro l’esordio di una donna ci sono anni di lotta, per veder riconosciuta la parità di genere.