Ogni anno in Italia decine di donne vengono uccise dai propri partner in contesti domestici. Spesso si tratta di un’escalation che porta al femminicidio.
Una storia accaduta alcuni giorni fa alla periferia di Roma mostra uno dei casi di violenza domestica con lieto fine.
Si deve però ad un bambino il finale di questa storia, che si è svolta a Tor Bella Monaca, alla periferia di Roma. Solo il coraggio del figlio della donna maltrattata ha permesso ai carabinieri di intervenire in tempo.
La vicenda
La testata Roma Today riporta che alcuni giorni fa i carabinieri di Tor Bella Monaca hanno ricevuto una chiamata al numero unico per le emergenze 112. Al telefono un bambino, che avrebbe spiegato all’operatore che il padre stava usando violenza contro la madre. Giunti sul posto, i militari hanno trovato l’uomo sul tetto dell’abitazione. Stava tentando di fuggire dopo aver sentito le sirene della pattuglia in avvicinamento, ma aveva così attirando anche l’attenzione dei vicini.
I carabiniere hanno fatto irruzione nell’abitazione dove la donna si era rifugiata assieme ai figli. L’uomo è stato bloccato mentre tentava di rientrare in casa e condotto in caserma a seguito di una colluttazione. Un agente è anche rimasto leggermente ferito, con una prognosi di quattro giorni.
A seguito dell’interrogatorio l’uomo è stato condotto nel carcere di Regina Coeli, mentre la compagna di lui, che riportava evidenti lividi e segni di maltrattamenti, è stata condotta al pronto soccorso del policlinico di Tor Vergata. Qui ha raccontato a medici e agenti dei maltrattamenti subiti, e di come, dopo un episodio molto grave avvenuto ad agosto, in cui aveva riportato la frattura del braccio, avesse istruito i figli a chiamare le forze dell’ordine in caso si fossero ripetuti maltrattamenti simili. Un piano che ha funzionato alla perfezione, anche grazie al coraggio del figlio.
Femminicidio e violenza domestica in Italia, come difendersi
Ogni anno in Italia decine di donne cadono vittime di femminicidio. Nel 2022 sono già 42 i casi accertati, in calo rispetto allo stesso periodo del 2021 che contava già 48 donne uccise. Molto spesso questi delitti avvengono in contesti familiari, come quello che stava maturando a Tor Bella Monaca.
Il numero in continuo calo delle vittime, continuato anche nel 2020 e nel 2021 nonostante i lockdown esasperassero queste situazioni, dimostra che l’educazione e la sensibilizzazione sono le armi migliori che la società ha per prevenire questi reati. Anni di campagne di informazione hanno salvato la vita a decine di donne, ma per le situazioni come quella descritta in questo caso di cronaca esistono strutture di emergenza a cui le donne possono rivolgersi.
Esiste soprattuto il numero antiviolenza ed antistalking 1522, un servizio garantito dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il numero è attivo 24 ore su 24 sette giorni su sette, e garantisce supporto pratico e psicologico alle vittime di violenza e stalking, per aiutarle a fuggire da queste situazioni. In caso di emergenza immediata però, è sempre consigliato chiamare il numero unico per le emergenze 112, in modo da garantire un intervento tempestivo delle forze dell’ordine.