La distanza di sicurezza è una norma stradale utile ad evitare incidenti. In Italia è spesso poco rispettata con gravi conseguenze, mentre all’estero chi la viola rischia anche il ritiro della patente.
Rispettare la distanza di sicurezza, soprattutto ad alte velocità, è fondamentale per evitare incidenti.
Per distanza di sicurezza si intende la distanza necessaria perché un’automobile possa fermarsi prima di entrare in contatto con quella che la precede. Dipende da molti fattori, tra cui la visibilità e ovviamente la velocità della vettura. In Italia non esistono regole fisse, mentre all’estero il codice della strada prevede sanzioni pesanti che arrivano al ritiro della patente.
La distanza di sicurezza non è, nel codice stradale italiano, una distanza fissa. Essa è calcolata come lo spazio percorso in un secondo dall’automobile alla velocità a cui si sta andando. Questo perché si calcola in circa un secondo il tempo di reazione per passare dall’acceleratore al freno, dando per scontato che anche l’automobile di fronte a noi si arresti circa nello stesso tempo.
La distanza di sicurezza in Italia ha diversi fattori di calcolo, che devono essere tenuti in considerazione dal conducente dell’automobile. Questo perché spesso solo il proprietario della macchina è a conoscenza di queste variabili.
Un esempio possono essere la prontezza di riflessi e lo stato di manutenzione della macchina. Se il conducente sa di essere assonnato, o di soffrire di qualche malessere, ma sceglie comunque di mettersi alla guida, deve tenere presente che la distanza di sicurezza aumenta. Allo stesso modo, bisogna conoscere bene lo stato dei freni della propria auto.
Altre situazioni che riguardano la distanza di sicurezza invece sono palesi a tutti gli automobilisti. Ad esempio in condizioni di scarsa visibilità o pioggia intensa, che richiedono di aumentarla. Questo detto però, le sanzioni sono comunque applicate solo in caso di grave incidente, e vanno da 42 a 173 euro, a cui si aggiunge la decurtazione di tre punti dalla patente. Ma non tutti gli stati sono permissivi come l’Italia.
Un esempio è come viene trattata la distanza di sicurezza in Germania. La regola base prevede che la distanza di sicurezza sia calcolata nella metà in metri della propria velocità in chilometri orari. Quindi se si sta viaggiando ai 100 all’ora, bisogna mantenere 50 metri di distanza, calcolabile ad occhio tramite la segnaletica rifrangente, che pone i pannelli a 50 metri di distanza l’uno dall’altro.
Una regola così precisa comporta anche controlli stretti. Le forze dell’ordine possono calcolare, tramite strumenti simili agli autovelox, velocità e distanza di sicurezza, e assegnare contravvenzioni anche senza alcun incidente. Le sanzioni sono poi molto più severe di quelle italiane: si rischiano multe fino a 400 euro e, nei casi più gravi, anche la sospensione della patente da uno a tre mesi.
Queste norme sono implementate anche a causa della libertà di cui gli automobilisti tedeschi godono per quanto riguarda i limiti di velocità in autostrada. Per larghi tratti della rete autostradale tedesca infatti il limite di 130 chilometri orari è soltanto consigliato, e si può viaggiare a qualsiasi velocità.
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